Record num. 9994

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, btw. 1700 and 1710

Title

Fileno io non intendo

Music format

Full score

Linked names

Is part of

[Cantate e arie] (record n. 9987.7)

Publication

[S.l. : copia, 1701-1710]

Physical description

C. 53r-64v

Watermark

Not recorded

Notes

L’attribuzione del testo poetico si deve alla raccolta di "Cantate per musica a voce sola | di Fran.o Maria Paglia" custodita in I-Rvat, Fondo Vat. lat., 10204 (vedi scheda).

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
Fileno io non intendo
2.1: (aria, la maggiore, c)
Se d'Amor si prov' il foco
2.2: (aria, la maggiore, c)
Chi d'Amor provò lo strale
3.1: (recitativo, c)
Il sospirar non giova
3.2: (arioso, re maggiore, 3/2)
Che non merta pietà chi non la chiede
4.1: (aria, re maggiore, 3/8)
Il portare un'occulta ferita
4.2: (aria, re maggiore, 3/8)
Nave posta lontano alle sponde
5.1: (recitativo, c)
Giust' è solo il tacere
5.2: (arioso, re maggiore, c)
Mostri spirti da freno e non da sprone
6.1: (aria, si minore, 6/8)
Chieda pure a una beltà
6.2: (aria, si minore, 6/8)
Quant'è nobile il tacer
7.1: (recitativo, c)
Tu sai ch'Amore è cieco
7.2: (arioso, la maggiore, 3/2)
S'egli è cieco ella è sorda e tu sei muto

Poetical text transcription

Fileno io non intendo
Ciò che brami il tuo core
Sa del labbro gl’accenti
Raccontar non mi sanno il tuo dolore
O inutile sospiri o parli ai venti.

Se d’Amor si prov’il foco
Nell’ardore che si tace
Si fa cenere il pensier.
Ma se chiede a poco a poco
Troverà labbro loquace
Il sentiero del goder.
Chi d’Amor provò lo strale
E la piega non palesa
Di tacer si pentirà.
E chiedendo un dì fatale
Nuov’aita a vecchia offesa
Troppo tardi ei giungerà.

Il sospirar non giova
E il pianger non basta
Per esprimer tacendo
Il tenor di sua fede
Che non merta pietà chi non la chiede.

Il portare un’occulta ferita
Non curando tentar la sua sorte
È l’istesso ch’andar a morir.
O si chiama disprezzo di vita
O rassembra destino di morte
È follia d’un strano desir.
Nave posta lontano alle sponde
Senza guida che pensi agl’eventi
Tu dal lido vedrai naufragar.
Quando i remi non parlan all’onde
E la vela non parla coi venti
O ’l pilota non parla col mar.

Giust’è solo il tacere
Allor quando s’unisce
Per incontro d’Amore
Alma con alma accesa e core a core
Ma se l’amante è ignoto
Alla bella cagion
Dell’affanno che sente
Mostri spirti da freno e non da sprone.

Chieda pure a un beltà
La pietà
Chi pretende Amore e fé
Ma se pago un dì sarà
Non dovrà
Palesar la sua mercé.
Quant’è nobile il tacer
Quel piacer
Che si prova nell’amar.
Tanto è perfido il voler
Già goder
Senza chiedere e parlar.

Tu sai ch’Amore è cieco,
Tu sai che Filli è sorda,
Dimmi dunque che speri
Col non chieder aita al cor perduto
S’egli è cieco, ella è sorda e tu sei muto.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
shelfmark DD.50.7

Record by Giulia Giovani
Last modified: