Scheda n. 9723

Gradita povertà
Mentre beni non ha
A litigar non va
Stolto il mondo non sa
Cio ch’entro l’oro sta.
Dormo in piume innocenti
Di rondine o colomba,
O pur cortese paglia
Addaggia i miei dolcissimi riposi
In onta vostra, ò letti alti e pomposi

Gradita povertà…
Il rio, ch’è qui vicino
Corre con piè d’argento,
Comparte a questo corpo,
Che rassembra del tempo un simulacro,
Dolce lavanda, e comodo lavacro.

Gradita povertà…
L’invidia, o l’ambizione
Non m’appesta i sensi,
Genio semplice e puro,
Ch’all’innocenza altrui frodi non tesse,
Non conosce perfidia, o interesse.

Gradita povertà…
Questa cadente etade
Sempre più mi rallegra,
Perché di giorno in giorno
Più m’avvicino alla beata sorte,
che per passar al ciel ponte è la morte.