Scheda n. 9437

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1735

Titolo

VII cantata Marcello [Della mia più sfortunata]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Marcello, Benedetto Giacomo (1686-1739)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1700-1730]

Descrizione fisica

C. 29-33; P. 59-67

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, mi maggiore, c)
Della mia più sfortunata
2.1: (recitativo, c)
Fu pur fatale o Dio
3.1: Lento(aria, mi maggiore, 3/8)
Cento cori aver vorrei

Trascrizione del testo poetico

Della mia più sfortunata
In amor alma non v’è.
Perché piange tormentata
Per un core senza fé.

Fu pur fatale o Dio
Quel momento a quest’alma in cui s’accese
A vostri rai bellissime pupille
Delle vostre faville
Sperai ch’esser dovesse
Vital l’incendio e amabile l’ardore
Quando di Fille il core
Fiamma eguale per me sentito avesse
Ma troppo fu diverso
Dal creder mio quel lusinghiero affetto
Sin che dentro al mio petto
Tutti vibrò i suoi dardi e in pace io tolsi
Le catene a soffrir che a me già diede
Forse costanza e fede
Ma oh Dio! che appena vidde
Ch’io già più non potea
Scuoter il duro laccio onde m’avvinse
Che tutte tosto estinse
L’accese fiamme ond’io
Che dentro al petto mio
Per adorarvi o lumi il core ho fisso
Pria morir m’ho prefisso
Che sia per un momento
In me l’ardor che da voi nacque spento.

Cento cori aver vorrei
Per più amarvi o luci belle
Ch’un sol core è troppo poco.
E più alme bramerei
Per capir mie vaghe stelle
Tutto tutto il vostro foco.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15164.7

Scheda a cura di Maria Grazia De Michele
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