Scheda n. 8442

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Quanta pietà mi fate

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Marcello, Benedetto Giacomo (1686-1739)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l.] : copia]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 77v-81r) ; 225x307

Filigrana

Note

Nona cantata, per basso solo, del fascicolo "Cantate / da Camera / del N.H. Benedetto Marcello".

Titolo uniforme

Organico

Basso e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Quanta pietà mi fate, o mesti fiorni
2.1: Andante(aria, fa maggiore, 3/4)
Privo allor delle rugiade
3.1: (recitativo, c)
Ma quanto, oh Dio, di voi
4.1: Lento(aria, re minore, 3/8)
Piangete al pianto mio

Trascrizione del testo poetico

Quanta pietà mi fate, o mesti fiori!
Allor che a voi si toglie
Dell’Aurora cortese il dolce umore,
Veggio in voi delle foglie
Languido il brio vivace, e men soavi
Coglier l’aure d’intorno i vostri odori.
Quanta pietà mi fate, o mesti fiori!

Privo allor delle rugiade,
Pallidetto a terra cade
Ogni fior ch’allor si duole.
Veggo estinto quel giacinto,
Men vezzose quelle rose
Sospirar con le vïole.

Ma quanto, o Dio! di voi
Provo pietà, di me pietade io sento:
Pari è il nostro destin, pari l’affanno.
Voi perdete l’Aurora e sospirate;
Misero, io perdo Irene
E con essa il mio bene, il mio conforto,
E mentre senza lei mesto rimango,
Nel vostro duolo il mio dolor io piango.

Piangete al pianto mio
Ch’io peno al penar vostro,
O fiori amati.
Se mai provaste amore,
All’aspro mio dolore,
Deh, fiori, per pietà,
Non siate ingrati.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-BRc - Brescia - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "L. Marenzio"
fondo prezioso
collocazione 1-A-11.14

Scheda a cura di Marco Bizzarini
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