Scheda n. 8439

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Son pastorello

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Marcello, Benedetto Giacomo (1686-1739)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l.] : copia]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 63v-67v) ; 225x307

Filigrana

Note

Sesta cantata, per basso solo, del fascicolo "Cantate / da Camera / del N.H. Benedetto Marcello". Si tratta di un adattamento per voce di basso di una cantata per soprano (o alto) intitolata "Son pastorella".

Titolo uniforme

Son pastorello. Cantata

Organico

Basso e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: Adagio(aria, si♭ maggiore, 12/8)
Son pastorello
2.1: (recitativo, c)
Dolce de' giorni miei
3.1: -(aria, si♭. minore, 2/4)
Canti d'amor chi imprigionato ha il cor

Trascrizione del testo poetico

Son pastorello
Che amor non sente,
Ma dolcemente
Sta in libertà.
E sol con dardo
Tra boschi e selve
Ferir le belve
Godendo va.

Dolce de’ giorni miei cura e diletto
E’ all’ombra del boschetto
Passar l’ore gioconde,
E su l’amene sponde
Di limpidetto rio col crin disciolto
Bagnar la fronte e consigliare il volto,
Coglier rose e vïole,
Ornarne il seno e ‘l crine,
E per piaggie lontane e per vicine
Sfidar le ninfe al corso,
I pastorelli al canto,
Ma quelle ninfe, quelli
Accorti pastorelli
Che Amor prendonsi a gioco,
I suoi dardi, i suoi lacci ed il suo foco.

Canti d’amor chi imprigionato ha il cor,
Ché sol vogl’io cantar di libertà.
Amor non è che affanno e gelosia,
E l’alma mia per sempre il fuggirà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-BRc - Brescia - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "L. Marenzio"
fondo prezioso
collocazione 1-A-11.11

Scheda a cura di Marco Bizzarini
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