Scheda n. 7556

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1690

Titolo

[S]telle sorde al mio pianto / [Alessandro Stradella]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Stradella, Alessandro (1639-1682)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1680-1690]

Descrizione fisica

P. 243-250

Filigrana

Quadrupede inscritto in un cerchio (Rilevata alle P. 247-250 )

Note

Copista A. Per l’attribuzione ad A. Stradella cfr. Bibliografia.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Brumana 2007: P. 77
Brumana 2005: P. 179

Bibliografia

Brumana 2007: P. 59-60, 62-63, 73, 77, 80, 99
Brumana 2005: P. 163, 166-167, 176, 179, 199

Descrizione analitica

1.1: (aria, do minore, c-3/2)
[S]telle sorde al mio pianto
2.1: (recitativo, c)
Carica di catene
3.1: Aria(aria, do minore, c)
Crude pene ed a qual sorte
4.1: (recitativo, c)
Tor la vita mi dovreste
5.1: (interludio strumentale, do minore, c)
6.1: (aria, do minore, 3/2)
È vil pregio di tiranni
7.1: (recitativo, c)
Cielo, fato, destino
8.1: (aria cavata, do minore, 3/2)
Sempre è sorda la sorte a un infelice

Trascrizione del testo poetico

[S]telle sorde al mio pianto
Ancor non mi sentite?
E pur esclamo [e pur] vagheggio un volto,
E mal gradita l’amo.

Carica di catene
Libertà non desio.
Abbraccio le mie pene
E nutrisco di doglia il dolor mio.

Crude pene ed a qual sorte
Di dolor mi serbarete,
Sete imagini di morte,
E perché non m’uccidete.

Tor la vita mi dovreste
Se vantate d’esser rie,
Che congiure son mai queste
Mi tradite e sete mie.

È vil pregio di tiranni
Mentre intrepido sostiene
Un sol core tanti affanni
Una vita tante pene.

Cielo, fato, destino
Finitela una volta
Non m’affliggete più.
Ma se nessun t’ascolta
Querula lingua e con chi parli tu?
Frena i vani lamenti
Sperar pietà dal crudo ciel non lice
Sempre è sorda la sorte a un infelice.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PEu - Perugia - Università degli Studi di Perugia, Biblioteca "Fondo Antico Sala del Dottorato"
collocazione Cass. 23.22

Scheda a cura di Alice Sbrilli
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