Scheda n. 7266

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1710

Titolo

Lungi oh Dio mi sforza

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Ziani, Marc’Antonio (ca. 1653-1715)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1700]

Descrizione fisica

C. 43r-46v

Note

c. 43r e c. 44r, 46v: timbro Archivium Ven. Capp. SS. Sacr. in Metrop., Urbini. In basso a sinistra: L. Stesso testo intonato da Alessandro Stradella, cfr. biblografia.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, si minore, c)
S, Lungi oh dio mi sforza
2.1: (aria, si minore, c)
Io parto e lascio il core
3.1: (recitativo, c)
S, Ma benché lungi io vada
4.1: (aria, do maggiore, 3/4)
S, Il partir del ben amato
5.1: (recitativo, c)
S, Vado egli è ver
6.1: (aria, la maggiore, 12/8)
S, Piu tosto vuò morire

Trascrizione del testo poetico

Lungi oh Dio mi sforza
Ad agitar le piante
Con impulso fatale Astro tiranno;
Bella mia Filli dono
Luce degli occhi miei
Anima mia mia Vita
ma se sapesti [sapessi]
Come partii da tuoi bei lumi
Spargeresti di duol torrenti e fiumi.

Io parto e lascio il core
In grembo a te mio ben
Ho un non so qual timore
Che serpe nel mio sen

Ma benché lungi io vada
Teco vivrò finché dal Ciel
Io beva i purgati alimenti
E s’alle morte genti
Concesso è ritornar all’aria viva
Per teco ritrovar riposo e pace
Verrò spirito amante ombra seguace.

Il partir dal bene amato
Quant’è grave aspro dolor
Quand’il petto è addolorato
Perde l’alma e perde il cor

Vado, egl’è ver,
Ma teco il cor qui resta
Se son di tue pupille
Pasto le mie faville
Come trovar può luoco
Lontan dalla sua sfera
Il mio gran foco.

Più tosto vuò morire
Che mai abbandonarti
Cara mia vita dolce mio ben
Se mi farai languire
Invece di lasciarti
T’accoglierò nel sen.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Us - Urbino - Archivio della Cappella del SS. Sacramento
collocazione Armadio 3.10

Scheda a cura di Roberta Licitra
Ultima modifica: