Scheda n. 6928

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Cantata / di Sig.nore Attilio

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Ariosti, Attilio Malachia (1666-1729)
autore incerto: Bononcini, Giovanni (1670-1747)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 96v-98v

Filigrana

Non rilevata

Note

In D-Mbs, Mus.ms. 695 attribuzione a Giovanni Bononcini ma con varianti melodiche e un tono sotto, cfr. OPAC RISM n. 456011546. – In GB-Lbl, Add. 14228 altre due copie con attribuzione a Giovanni Bononcini e con varianti simili a D-Mbs, Mus.ms. 695, cfr. OPAC RISM n. 806155096; cfr anche GB-Lbl, Add. 31518, OPAC RISM n. 806045812.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Genio ch'amar volea
%C-1$bB@c ''4DD8-''DC'B/'4AA8-'6xFG8A6AB/''4CC
2.1: (aria, sol minore, c)
S, O fa’ lecito il mio ardore
%C-1$bB@c =3/2-4-8-’6B’’C/’’8.D6D8DD{’’6DC’BA}4G/
3.1: (recitativo, c)
S, Tu ch'onipotente sotto forme ferine
4.1: (aria, mi minore, c)
S, Vedervi e non amarvi
5.1: (recitativo, c)
S, Alzosi allora il faretrato dio
6.1: Largo(aria, sol minore, 3/4)
S, Ama genio gentile

Trascrizione del testo poetico

Genio ch’amar volea,
Ma per legge importuna
Di giurata amicizia
O non potea o non dovea amare,
Spiegò in questi accenti
E le lagrime sue e i suoi tormenti:
Amore non devo amare
Ma non amar non posso.
E se non devo amare
Per occulta violenza, amar io voglio.
Pure cognosco, oh dio,
Allor ch’io voglio amar ch’amar non devo.
Così de la tua face,
Miserabile scherzo,
Amo, non amo e in un medesmo istante
Non disamo, non amo e sono amante.

O fa’ lecito il mio ardore
O pur lasciami morir.
Nume alato faretrato
Da’ più doglie e da’ più pene
Ma sia giusto il mio languir.

Tu ch’onipotente
Sotto forme ferine
Festi mugir per l’onde
Innamorato Giove,
Tu che voi quanto vuoi,
Questa legge dispensa
Questa legge crudel che amor mi piega.
Perché se non dispensi
Questa legge tiranna
E se il mio vivo ardore
Il tuo poter non copre e non protegge,
Sapi ch’io voglio amar, legge o non legge.

Vedervi e non amarvi
Belle luci non si può.
No, no, no, no non si può.
Care labra,
Se incatenate,
Voglio amarvi,
Idolatrarvi,
Né può legge
Che dica di no.

Alzosi allora il faretrato dio
E al genio supplicante
Rispose chiaro sì ch’ognun l’udio:

Ama genio gentile, ama ché regge
Alta legge d’amor ogn’altra legge.

Paese

Germania

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Bsb - Berlin - Staatsbibliothek zu Berlin Preussischer Kulturbesitz
collocazione Mus.ms.30182.39

Scheda a cura di Licia Sirch e Ivano Bettin
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