Scheda n. 6917

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Cantata / del Sigre Giovanno Bonocini [sic]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bononcini, Giovanni (1670-1747)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 67v-71r

Filigrana

Non rilevata

Note

Filigrana identificata in KummerlingB 1970 con il numero 43. Mano identificata come 16 in KummerilingB 1970.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, c)
Amo e l’ardor ch’io sento
2.1: (aria, c)
Io non v’amo vezzose mie stelle
3.1: (aria, c)
O per desio non degno
4.1: (aria, c)
È un anor l’amor ch’io sento

Trascrizione del testo poetico

Amo e l’ardor ch’io sento
Mai non langue nel core
E riceve alimento amor d’Amore.
Se mi splende la sorte
Con amico sembiante
Io sarò sempre amante
Se m’oltraggia il destino
Con tiranniche tempre
Pur sarò amante sempre
Da quegl’occhi ch’adoro
Mercede io gradirei
Ma negl’affetti miei mercè non bramo
Che per mercè non amo.
D’un pur amor son vago
Ed io sol in amar d’amar m’appago.

Io non v’amo vezzose mie stelle
Per temprar il mio fiero dolore
V’amo sol che mi scorgo sì belle
E perché siete degne d’amor.

O per desio non degno
O per due rai d’un più gentil sembiante
Lasciar suol un amante
Quella beltà cui spesso
Giurò pria di tradir se stesso
Dentro al mio cor non regna
Di voglia indegno impatiente brama
Ma non limpido ardor s’accente ed ama
E poi qual volte mai
Può far che v’abbandoni o luci amate
Ah ah che me men si dà
Un eguale beltà qua giù tra noi
Ma simile si voi sta solo in voi.

È un anor l’amor ch’io sento
Che pià bello non si dà.
Io non spero e non pavento
Chi ben ama così fa.

Paese

Germania

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Bsb - Berlin - Staatsbibliothek zu Berlin Preussischer Kulturbesitz
collocazione Mus.ms.30182.29

Scheda a cura di Licia Sirch e Ivano Bettin
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