Scheda n. 6172

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1750-1831

Titolo

Del Sig.r Aless.o Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 18° sec.]

Descrizione fisica

PP. 66-82

Filigrana

Filigrana costituita dalle lettere FP (Rilevata alla pagina 77 )

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Hanley 1963: 93, n.22
Rostirolla 1972: 394, n.13

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Al fine o Clori amata
%C-1$xFC@c '8A''8C8C8-8C8E4C/8D8D8D6D6C8E8E8-'8E
2.1: (aria, si minore, c)
Peno, ma godo
3.1: (recitativo, c)
Già dell'Adriache sponde
4.1: Adagio(aria, si minore, 3/8)
Ti gradisce o lontananza
5.1: (recitativo, c)
Ma che diss'io
6.1: (aria, si minore, 12/8)
Gode il Core

Trascrizione del testo poetico

Al fine o Clori amata,
Pur ti riveggio e sento
Delle tue luci belle,
Con l’usata dolcezza,
Scender sul core acceso il mio tormento.

Peno, ma godo,
Caro mio bene,
Se piace a te.
Bacio il mio nodo
Se fra le pene
Splende mia fé.

Già dell’Adriache sponde
Dove l’orme imprimesti
Bella mi dolsi a torto
Poiché se il mio conforto
Nasce dal rivederti
Dirò che a farmi lieto
Ne andasti con ragion lungi al Sebeto.

Ti gradisce o lontananza
L’amoroso mio pensier,
Per provar l’altrui costanza
Sei tormento e sei piacer.

Ma che diss’io, vaneggio
E la gioia che sento
rende bello il dolor che già provai.
Nò non partir già mai
Vita di questo seno
Che se stimo soavi
Del mio martir le tempre
Perché ti veggio adesso
Maggior piacere e il rimirarti sempre.

Gode il core
Se ritornate
Luci Amate
E pensate
Alla mia fé.
Ma per esser
Più gradite
Non partite
Mai da me.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 3.5

Scheda a cura di Giuseppe Migliore
Ultima modifica: