Scheda n. 6082

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Poesia dell’Ecc. Sig. duca d’Atri. Musica del Sig. Farina / Riposa o bella

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Farina, Antonio (sec. 17.)
autore del testo per musica: Acquaviva, Giovanni Girolamo d’Aragona (1663-1709; duca d'Atri)

Fa parte di

Pubblicazione

[Napoli : copia, 17/s]

Descrizione fisica

C. 121-136

Filigrana

Non rilevata

Note

4.1 e 4.2 si concludono con due versi di "Recitativo" come espressamente indicato nella fonte.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (introduzione strumentale, do maggiore, c)
2.1: (arioso, do maggiore, c)
Riposa, o bella, hor ch’il ceruleo manto
3.1: (aria, do maggiore, 3/4)
Voi aure intanto
4.1: (aria, do maggiore, 3/2-c-3/2)
Io sol vagante
4.2: (aria, c)
Tu sola intanto
5.1: (recitativo, c)
Io so che spargo le querele al vento
7.1: (recitativo, c)
Riposa e’l bel tesoro
8.1: (aria, sol maggiore, 3)
Ch'io qui d'intorno

Trascrizione del testo poetico

Riposa, o bella, hor ch’il ceruleo manto
L’occhiuta notte del silenzio in seno
Già spiega al ciel sereno.

Voi aure intanto
Frenate il volo
E scherzi solo
Placida auretta
Che lusinghi il sonno
In più soavi forme al sol che dorme
Benigni influssi ogni amorosa stella
Vibri dal cielo e tu riposa o bella.

Io sol vagante
Io solo errante
Posa non ho
Frena il mar le sue tempeste
Scaccia il ciel procelle infeste
Io col duol tregua non fò
Sospiri e gemiti
Han sempre stabile
La sede in me
Né perciò labile
Benché tra fremiti
È la mia fé.
Rec.
Così salda è nel duol la mia costanza
Che mentre cresce l’un l’altra s’avanza.
2a
Tu sola intanto
Far dolce il pianto
Puoi del mio cor
Che ti costa un lieve sguardo
Et a me ch’avvampo et ardo
Mi puoi togliere il dolor
Un cor ch’è nobile
Dell’altrui stratio
Goder non sa
Un seno ignobile
Non è mai satio
Del mal che fa.
Rec.
Ma se le gioie mie pena ti danno
Io le rifiuto e bramo sol l’affanno.

Recit.vo
Io so che spargo le querele al vento
Che se non m’ode Clori
Quand’è desta e mi mira
Come fia ch’ora ascolti il mio tormento
Se in grembo de’ sopori
Aure placide respira
Ma tolga pur il cielo
Ch’io rompa il sonno a quella
Per cui veglia il mio cor, riposa o bella.

Riposa e’l bel tesoro
Ascondi pur nel più remoto albergo
Come s’asconde in chiusi monti l’oro.

Aria
Ch’io qui d’intorno
Se non godrò
Con gl’occhi il giorno
Che mi rechi
A questo core
Lieto sarò.
Che non godino altr’occhi il tuo spendore
Che racchiuso e celato
Mi farà nelle tenebre beato.
Dal rigor di gelosia
Purché libero il mio seno
Col pensier godendo appieno
Sarà lieta l’alma mia
Senza tema di procella
Ed io qui taccio e tu riposa o bella.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.34.5

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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