Scheda n. 6042

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata ’a voce sola/Del Sig. Fra.co Mancini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Arie e Cantate (n. 5321/8)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 34v-40v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, sol maggiore, c)
La dove il bel Sebeto
2.1: Larghetto(aria, re minore, c)
Quanti fior sull'erbe amene
3.1: (aria, c)
Quell’aura lascivetta
4.1: (aria, mi minore, 2/4)
Ma fu ch’ascondi in petto

Trascrizione del testo poetico

Là dove il bel Sebeto
Nel mar delle sirene
Versa dall’urna i tributari argenti,
Tirsi il Pastor, che per l’amata Irene
Chiudea nel petto un Mongibel vorace,
Su lo spuntar del dì sciolse gl’accenti,
E ragionò così:
Bella, nelle cui guance
Pennelleggiò natura i fior d’aprile,
Ecco sorge dal Gange
Il pianeta maggior ch’il dì conduce
Da tuoi begl’occhi a mendicar la luce.

Quanti fior su l’erbe amene
Colorite apron le foglie,
Tante son d’amor le pene
Ch’il mio sen ferito accoglie.
Tante il mar non ha procelle
Tanti il sol non ha splendori,
Né la notte ha tante stelle
Quanti sono i miei dolori.

Quell’aura lascivetta,
Che a baciar delle piante,
Le fronde tremolanti i vanni aggira,
Brami saper che fa? D’amor sospira
Volgi l’occhio a quel fonte,
Che del cader da sviscerata rupe
Fra macigni si frange,
Brami saper che fa? singhiozza, e piange
Odi quel usignolo
Che in flebile armonia
Accompagna il mio duolo,
E con soave canto,
Brami saper che fa? Piange al mio pianto.

Ma tu ch’ascondi in petto
Di dura selce un cor,
Tu sola a mio dispetto
Crudel non senti amor.
D’un alma che languisce,
Non pensi aver pietà,
Deh come in te s’unisce
Bellezza e crudeltà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 20.8

Scheda a cura di Martina Sanzi
Ultima modifica: