Scheda n. 6041

Dice che m’ami
La speme al core,
Ma me lo uccide
Tosto il timore,
E son bersaglio
Nel tempo istesso
E della speme,
E del timor.
Sento il mio core
Qual navicella,
Che da contraria,
Fiera procella,
Dal caro lido,
Or lungi, or presso
La toglie e l’urta
Cieco furor.

Dunque mi sdegni, e ti dà cuore o Filli
Di lasciarmi sì tosto,
Ah no pensier deh vanne
Ad altro amante in seno
Che di mia Fille il cor di fede è pieno
Ma tu temi, e che vuoi
Ch’ora lontan son io
Dal bel idolo mio,
Altro amante farà la sue fortune,
Ah no pensier t’inganni,
Ma è bella è donna, è sola
Ha dolce il riso e’l favellar soave,
E non temi infelice?
Pensier non temo no, sarò felice.

Geloso mio pensiero
Non tormentarmi più,
Fille dove sei tu che non l’uccidi.
Sgombrane il mensogniero,
E in mia difesa ogn’or
Sul povero mio cor ti ferma, e assidi.