Scheda n. 589

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1750

Titolo

Nel centro oscuro di spelonca

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1700-1750]

Descrizione fisica

C. 26r - 32r

Filigrana

Non rilevata

Note

L’alternanza Recitativo / Aria è indicata nella fonte.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Nel centro oscuro di spelonca erbosa
2.1: Moderato(aria, la minore, c)
S, Mio cor tu sei tradito
2.2: Moderato(aria, la minore, c)
S, Lo stral che m'ha ferito
3.1: (recitativo, c)
S, Giurò costante fede
4.1: (aria, sol minore, c/)
S, Se adorai un bel sembiante
4.2: (aria, sol minore, c/)
S, Ma quel volto or ch'è incostante

Trascrizione del testo poetico

Nel centro oscuro di spelonca erbosa
Cui fregiavano intorno edre e corimbi
Al selvaggio fragor d’un rivo algente
La tradita Mitilde in questi accenti
Sfogava del suo cor gli aspri tormenti:

Mio cor mio tu sei tradito,
E amar ti veggio ancora
Chi al duol t’abbandonò.
Lo stral che m’ha ferito
Fa troppo ria dimora
Nel sen che già impiagò.

Giurò costante fede
L’incostante infedel spergiuro Eurillo
Disse così che pria veduto avrei
Del ciel su l’alta mole
Privo di luce il sole
Senza fiorir mai più colline e valli
Mancar rugiade al suolo al mar coralli
Che di costanza e fede
Negar all’amor mio giusta mercede
Or che l’ingannatore
Mi tradì mi lasciò per altro oggetto
Fugga amor del mio petto
Arda arbusto campo
Cessi il lucido lampo
Al pianeta maggior che il cielo indora
Manchino gemme al mar stelle all’ Aurora.

Se adorai un bel sembiante
Fu voler di quella stella
Che dà legge ad ogni cor.
Ma quel volto or ch’è incostante
Smorza in seno la facella
Che m’accese il Dio d’amor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rsc - Roma - Biblioteca del Conservatorio "S. Cecilia"
collocazione G Mss 383.3

Scheda a cura di Chiara Mastromoro
Ultima modifica: