Record number 5785
Bibliographic level | Constituent unit |
Document type | Handwritten music |
Date | Uncertain date, 1770 |
Composer | Jommelli, Niccolò (1714-1774) |
Lyricist | De Rogatis [Rogati], Francesco Saverio (1745-1827) |
Title | Nell’Armida atto 2° aria 7° co rec. | Musical presentation | Full score |
Publication | [s.l. : copia, 1770] |
Physical description | 1 partitura (cc. 218-227). Watermark: not registered. |
Notes | Recitativo da Armida abbandonata (II,7), Napoli, Regio Teatro San Carlo, 1770; secondo il libretto della rappresentazione, il recitativo fu cantato da Anna De Amicis (Armida), Giuseppe Aprile (Rinaldo) e Gerlando Speciali (Dano); l’aria di Rinaldo introdotta a c. 227r ("Segue subito l’aria di Rinaldo Guarda chi lascio") e annunciata sul frontespizio ("Nell’Armida atto 2° aria 7° co rec.") è copiata nel manoscritto seguente, provvisto di frontespizio proprio; l’indicazione "Nell’Armida" sul frontespizio è di altra mano. |
Uniform title | Armida abbandonata. Io già ti lascio Armida. Recitativo |
Medium of performance | 3V,4str: S,S,S,2vl,vla,bc |
Bibliographic repertories | SBN: MSM0166553 ![]() |
Bibliography | |
Analytical description | 1.1: Adagio (Recitativo, c) Io già ti lascio Armida |
Is part of | Cantate e arie (record n. 5591) |
Poetical text transcription | [Rinaldo] Io già ti lascio, Armida, Va, cediamo alla sorte; Rimanti in pace e come saggia alfine consola il tuo dolor. Ah tu non sai Com’io mi stia nel cor, quanto mi costi Quest’eroica fortezza. Addio, non lice A te meco venir, vivi felice. [Armida] Vivi felice: ingrato, Perfido mentitore, e tu nascesti Nell’Italo terreno? Ah non lo credo Né te Sofia produsse, e non sei nato Dell’Azio sangue tu. Barbaro infido. Il Caucaso gelato, o qualche scoglio Ti diè la vita, e nelle selve Ircane Te una tigre allattò. Per quest’indegni Un fulmine non v’è? De’ Numi in cielo La giustizia che fa? Ma quali Numi Io vo sognando? Ah che son nomi vani, O non curan di noi. L’Inferno tutto Svolgerò contro te. Vanne, ma pensa Che nudo spirto ed ombra Mi avrai sempre seguace e là fra l’armi Godrò veder da mille colpi e mille Passarti il core, e dalle aperte vene Uscir l’anima rea. Presso a morire Udirti spero ancora Chiamarmi a nome e sarà tardi allora. [Rinaldo] Ah che l’oppresse il duol: ma, Dano, alfine E’ crudeltà. [Dano] Debole a questo segno. Non ti credeva. Io t’abbandono, addio. [Rinaldo] Ferma... no... va... che fiero caso è il mio. | ![]() | Web resources | Internet Culturale. Digitalizzazione integrale | Country | Italy | Language | Italian |
Shelfmark | I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella" 33.2.26(14) |
Record by Giulia Giovani