Scheda n. 5577

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata a voce sola del Sig.e Baron d’Astorga

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Cantate (n. 5318/8)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 33-36

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Ti parlo e non m’ascolti
2.1: (aria, 3/8)
È destin ch’io viva in pene
3.1: (recitativo, c)
Ma già che la mia sorte
4.1: (aria, c)
L’imago tua vezzosa

Trascrizione del testo poetico

Ti parlo e non m’ascolti
Ti chiamo e non mi senti
Perché lontano sei caro mio bene
Ond’io ch’in tante pene viver non so
Se non mi giunge almeno qualche amico fedel
Di tua costanza l’ultima mia speranza confido (…???)
E t’inizio per dar tregua al martirio
Nunzio della mia fede un mio sospiro.

È destin ch’io viva in pene
Se cercando un picciol bene
Mi conviene ch’io lo cerchi sospirando
Io non trovo ai miei martiri
Altra tregua che i sospiri
Il mio core col dolore
Solo amor va consolando.

Ma già che la mia sorte
Con sì strano martir vuol tormentarmi
Tu almen per consolarmi idolo mio vezzoso
Deh raccogli pietoso il sospir che t’invio
E se dell’amor mio
Qualche fida memoria in te si serba
Per veder meno acerba questa mia lontananza
In cui temo languendo uscir di vita
Mandarmi un tuo sospir per darmi (aita???).

L’imago tua vezzosa
Ch’impressa in seno io porto
Mi da qualche conforto
Ma sospirar mi fa
Or tu con un sospiro
Puoi mitigar l’ardore di quest’amante core
Ch’in te vivendo sta.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 21.8

Scheda a cura di Nicola Placanica
Ultima modifica: