Scheda n. 5382

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

E’ virtù della bellezza

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1660-1700]

Descrizione fisica

C. 16-20v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, la maggiore, c3/4-c)
È virtù della bellezza
2.1: (aria, la maggiore, c-c3/2)
Si favella con gli sguardi
3.1: (arioso, c)
Parlo spesso al sol ch’adoro
4.1: (aria, mi minore, c)
Io mi parto pupille adorate
4.2: (aria, c)
Io vi lascio begl’occhi amorosi

Trascrizione del testo poetico

È virtù della bellezza
L’honestà senza rigore
Ma s’armata è di fierezza
Non dà fregio a un nobil core.
Ma piuttosto è crudeltà
Son confus’in verità.

Si favella con gli sguardi
Sul principio de gl’amori
Ma celar la fiamma in seno
È un’impresa de’ codardi.
Se giganti son l’ardori
Si favella con gli sguardi
Su’l principio dell’amori.
S’alla dea per cui sospiro
E del cor la piag’aperta
L’aspettar prova più core
Miei pensieri è vanità.

Parlo spesso al sol ch’adoro
O con languido discorso
Vorrei dirli io v’amo io moro.
Ma la voce in mezz’al corso
Mi trattiene l’honestà
Son confuso in verità.

Io mi parto pupille adorate
Ma si ferma con voi quel cor
Sì bel crin quell’anell’indorate
Son catene del nume d’amor.
2.a
Io vi lascio begl’occhi amorosi
Ma non porto quest’alma con me
Vedo ben che quei circoli ondosi
Son incanti che ferman il piè.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.3.4.7

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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