Scheda n. 5376

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa ponte, 1765-1770

Titolo

La Gara delle Grazie | Eufrosine, Aglaja, e Talia | Musica | Del Sig.r D. Gianfrancesco de Majo

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Majo Gian Francesco de (1732-1770)
possessore: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1765-1770]

Descrizione fisica

1 partitura (I, 70, II c.) ; 210x275 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Segue il titolo: [...] Da rappresentarsi nel Teatro | di | Torremaggiore in occasione del | Battesimo dell’Ecc.ma Sig.ra D. Rosalia di Sangro | Figlia dell’Ecc.mo Sig. D. Vincenzo di Sangro duca di Torremag.re. - Il manoscritto apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte; la datazione della cantata (1765-1770) è proposta sulla base della data di matrimonio di Vincenzo di Sangro con Gaetana Mirelli di Teora (1765) e la data di morte del compositore (1770); l’aria Generosa alma ben nata ha un testo alternativo, anch’esso scritto in partitura (Qual sul trono egli si mira); nell’aria Lungi da vostri alberghi è indicata la possibilità di suonare "Flauti traversi o pure oboe" (c. 47r)

Titolo uniforme

Organico

2 soprani, contralto, 2 flauti (o 2 oboi), 2 corni, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Allegro(sinfonia, re maggiore, c)
1.2: Andantino(sinfonia, sol maggiore, 2/4)
1.3: (sinfonia, re maggiore, 3/8)
2.1: (recitativo, c)
Intendeste germane
3.1: Andante arioso(aria, la maggiore, c)
A noi del Trono illustre
4.1: (recitativo, c)
Oh giubilo oh content
5.1: Allegro con brio(aria, fa maggiore, c)
Quel nocchier che avvezzar vuole
6.1: (recitativo, c)
Ed io germane udite
7.1: Allegretto brillante(aria, do maggiore, c)
Generosa alma ben nata
8.1: (recitativo, c)
Lodevole di entrambe
9.1: Andantino grazioso(aria, re maggiore, 3/8)
Lungi da vostri alberghi
10.1: (recitativo, c)
Con sì bella coltura
11.1: Amoroso(aria, sol maggiore, 3/4)
Aure grate che scherzate
12.1: (recitativo, c)
Non più germane andiamo
13.1: Andante(aria, re maggiore, 3/8)
Ah così lieto giorno

Trascrizione del testo poetico

[Eufrosine]
Intendeste germane
Il comando di Giove? Al bel soggiorno
De’ vetusti Frentani
Sull’aprica collina
Che d’Adria il mar risguarda,
E alle cui verdi piante
Lentamente serpeggia
Il placido Fortore, ei vuol che unite
Alle belle virtudi.
Frettoloso ne andiamo. [Aglaia] E del comando,
E nota la cagion? [Talia] Forse decisa
Ha il sommo Re de’ Numi
L’amabile contesa?
[Eufrosine]
Sì della vezzosetta
Leggiadra pargoletta
Nata pur dianzi in quel soggiorno ameno
A noi Giove la cura
E alle virtù commise,
E così la gran lite
Sort’appena fra Dei tosto decise.

[Eufrosine]
A noi del Trono illustre
La cura un dì fu data,
La cura a noi serbata
Fu del germoglio ancor.
Tal risplenda la figlia
Delle virtù di noi
Sotto la cura industre
Qual ne’ costumi suoi
Risplende il genitor.
A noi del Trono illustre...

[Aglaia]
Oh giubilo [Talia] Oh contento
[a 2]
Oh giustissimo Padre!
[Aglaia]
Impaziente io sono
D’ogni dimora andiamo
[Talia]
Son pronta [Eufrosine] Ed io germane altro non bramo
Ma dite in educar la nobil pianta
Qual mai l’opra sarà quale l’impegno
Di ciascun di noi. [Aglaia] L’impegno mio,
La mia cura primiera,
Eufrosine sarà mischiarmi al coro
Delle virtudi elette
Che al fortunato albergo
Pallade guiderà. Sapete o care
Quanto con esse unite
Siam noi gradite appo i mortali, ed elle
Quanto unite con noi siano più belle.
Quindi fra lor confusa
Mi adoprerò che ognuna
Cangi nel vago aspetto
Quel contegno natio
Che altrui sembra rigore in dolce brio,
Onde la tenerella
Mentre della bambina in sol mirarle
S’invaghisce di lor non si spaventi;
E l’innocente core
A tutte intorno a se doni ricetto
Come del genitore l’hanno nel petto.

[Aglaia]
Quel nocchier, che avvezzar vuole
L’ancor tenera sua prole
A guidar lungi dal lido
Il naviglio lieto aspetta,
Che soave vento fido
Dolce spiri in grembo al mar.
E che al soffio dell’auretta
Lascivetta rida l’onda
Qual brillando mormorando
A lasciar l’amica sponda
Possa il figlio lusingar.

[Talia]
Ed io, Germane, udite
Udite che farò, fra queste braccia
La tenera bambina
Mi recherò sovente,
Ed or la bella immago
Dell’alma genitrice,
Ora il placido volto
Del savio Genitore
Vagheggiar le farò. Quanto leggiadra,
E amabile riluce
In ambo la virtù di vezzo adorna
Nell’una è l’onestà senz’alcun fasto,
Nell’altro è la grandezza unita in quella
Colla modestia la beltà risiede,
Regnano in questo unite
Colla giustizia, la pietà, la fede.
Oh come, in rimirare
L’uno e l’altro sembiante
Di bel desio, d’onore
S’accenderà quel core. Io già le veggo
Tenera ancor, d’accorgimento, ed anni
Emula farsi alle virtù del padre,
Emula a quelle dell’illustre madre.

[Talia]
Generosa alma ben nata
Che d’onor tutta s’accende
Altre voci non intende
Che di gloria e di virtù;
E disprezza dalla cuna
Ogni invito lusinghiero
Di fortuna e di piacere
Che sol guida a servitù.
[Qual sul trono egli si mira
Tal faro ch’in guerra ancora
Ond’in lui risplende ogn’ora
E la gloria e la virtù;
Io farò che gl’avi suoi
Di lui vegono il valore
E farò che ’l genitore
In lui miri qual ei fu].

[Eufrosine]
Lodevole di entrambe
E’ germane l’impegno
Udite or (se vi aggrada)
L’opra mia qual sarà. Della bambina
Io prenderò la mente
Colle scienze più belle
Di Pallade a formar. Tutti aprirolle
I fonti del saper quindi sicura
Potrà della natura
Gli arcani penetrar: qual forza ignota
Apra la terra, e scuota,
Perché si adiri il mar, la folgor chiusa
Qual empito sprigioni,
Chi accende i lampi, e chi dia voce a’ tuoni.
Saprò come alle stelle
Comparta la sua luce,
Il pianeta maggior di bei colori,
Chi l’iride dipinga ai venti insani,
Chi moderi l’orgoglio
Tutte in fin delle cose
Discovrirà l’alte cagioni ascose,
Né questo sol ma la grande arte ancora.
Farò che poi sui luminosi esempi
Del genitor, degl’avi
Al germe suo di governare insegni
Onde il vassallo in lui ritrovi un giorno
Il suo signore e il padre,
Il giudice se reo,
Il vindice se oppresso.
Ed oh! Qual bella calma
Sarà tra voi, quai giubili e contenti
Ne gusterete un dì suddite genti.

[Eufrosine]
Lungi da vostri alberghi
Genti felici, udite,
Gli odi e le risse andranno,
E sol vi regneranno
In dolce nodo unite
La pace, e la virtù.
Voi stesse allor direte
Tutte giulive e liete
Che sorte più beata,
Calma più fortunata
Tra voi giammai non fu.
Lungi da vostri alberghi...

[Aglaia]
Con sì bella coltura
La nobil pianta oh come
Sublime crescerà. [Talia] Cresca e di nuovi
Germogli adorna il capo
Fin tra le nubi asconda,
Né mai la chioma altera
Vento le scuota o ria stagion severa.
[Aglaia]
Ma che farà frattanto
Il caro pegno? [Talia] Ah forse
Della gentil sua madre in questo istante
Teneri baci imprimerà sul volto;
O nella cuna ascolto a lei d’appresso
Trarrà placido sonno.
[Aglaia]
Ah se avvien che riposi
Appo la madre alcuno il dolce sonno
A lui turbar non osi.

[Aglaia]
Aure grate che scherzate
Dolcemente a Teti in seno,
[Talia]
Onde chiare che dal mare
Ven correte al lido ameno,
[a 2]
Per pietà non mormorate
Non turbate il sonno grato
All’amato mio tesor.
Ma d’intorno alla mia cara
Sciolga intanto il dolce canto
Delle Muse il coro a gara
Col più tenero fervor.
Aure grate che scherzate...

[Eufrosine]
Non più germane andiamo
A compir la bell’opra. [Aglaia] Ah che già parmi
Un secolo ogni istante. Andiamo. [Talia] Andiamo
Preceda il vostro arrivo
Al fortunato suolo
Quello delle virtudi. [Eufrosine] Sì sì cara
Talia andiam noi prime
A rallegrar quel cielo.
Aspetto più giocondo
Oggi prenda per noi
Quella spiaggia diletta,
In dolce calma rida il mar
D’erbe novelle e fiori
Si smaltino que’ prati,
Tutto spiri allegrezza, in preda ai venti
Si lasci ogni pensier torbido e fosco,
Si sbandisca ogni noia,
E nel petto d’ognun brilli la gioia.

[a 3]
In così lieto giorno
Spargasi intorno
Il giubilo ogni alma
La pace in ogni cor.
Ma più gioir si vegga
Di prole sì felice
La bella genitrice,
L’illustre genitor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 354 (olim 28.3.9)

Scheda a cura di Giulia Giovani
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