Scheda n. 5357

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata spirituale con V.V. à Canto solo // Canto // Vinci

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Vinci, Leonardo (1690c-1730)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

P. 1-13 ; 230X290 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Si tratta del travestimento spiritualedella cantata Mesta oh Dio fra queste selve (cfr. I-Nc cantate 304/1e2 e I-Bc MS.DD.46.1).

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

URFM: Leonardo Vinci, Dove oh Dio trovar conforto
Sartori 1962: P. 356

Bibliografia

Gialdroni 1991: PP. 129-141

Descrizione analitica

1.1: Affettuoso(aria, sol minore, 3/8)
S. Pietro, S, Dove oh Dio trovar conforto
%C-1$bB@3/8 %C-1$bB@3/8 =16''4.D/'4G8-/{''D'G}''bE/'4xF8G/8({''6DC'B};3)8({''6C'BA};3)8({6BAG};3)/8({6FGA};3)8D-/
2.1: Rec.vo/conV.V.(recitativo-arioso, si minore, c)
S. Pietro, S, Voi del divino sdegno
%C-1$bB@c %C-1$bB@c 'n2B8.B6B8B''CDD-DqC'nBBAG''4CC2-
3.1: Andante(aria, si♭ maggiore, c/)
S. Pietro, S, In mezzo all'onde irate
%C-1$bBE@c/ %C-1$bBE@c/=162-4-''F/8{DC}{'BA}4B''C/8{DC'BA}4B''C/8{FEDC}4D''F/8{BAGF}{EDC'B}/4''FD'BF/1Bt/2B4-F/

Trascrizione del testo poetico

Dove oh Dio trovar conforto
All’acerbo mio tormento
Fede, amor, costanza ahi sento
Che mi uccide il mio dolor

L’alma mia d’orror vien meno
Alla voce cruda, e amara
Che spergiuro mi dichiara
Infedele, e traditor.

Voi del divino sdegno
Ministri più severi
Voi del Signor tradito
Pietà prendete e voi
Il fallo vendicate
Onde la luce, e il giorno
Non vegga io più, che fui sì crudo, e fiero
No non merta pietate un mensogniero.
Sotto un fulmine io cada
O ’l rapido torrente
Seco mi porti, e lasci
In solitario lido
Né più si soffra uno spergiuro, e infido
Escan pur dalle selve
Orridi mostri, e fieri
E sanguinose belve
M’uccidino, mi sbranino
Ed insepolto io resti
Scherzo de’ venti e sia
Vendicata così l’offesa ria.
Ahimè! Che dissi! Oh Dio,
Io non vuo’ disperare al fallo mio
Ahimè Signor pietoso
Ravvisa quel dolor che mi trafigge
Se infido, e traditore
Già Pietro un giorno fu, l’antico errore
Correggerò col pianto,
E sperando mercé farò che viva
Eterno il mio dolor fra tante pene
Tutta si fida in te mia dolce spene.

In mezzo all’onde irate
Tal’ora il buon Nocchiero
Al lido suo primiero
Spera di ritornar

Con più costanza e fede
A me favella il core,
E vuol che il primo amore
Non lasci disperar.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Af - Assisi - Biblioteca e Centro di documentazione francescana del Sacro Convento di S. Francesco
collocazione Mss. N. 324/2

Scheda a cura di Giacomo Sances
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