Scheda n. 5241

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1660 e il 1690

Titolo

Del Sig:re Alessandro Stradella

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Stradella, Alessandro (1639-1682)

Pubblicazione

[Bologna] : [copia], [1661-1690]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 41-48r)

Note

Letterone iniziale "M" mancante. Cantata non segnalata nei cataloghi tematici di Alessandro Stradella.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (aria, fa maggiore, c)
Mio cor ci sei colto
1.2: (aria, 3/4)
Fra rai d'un bel volto
1.3: (aria, fa maggiore, c)
Mio cor ci sei colto
2.1: (recitativo, c)
Audaci mie pupille e che pensate
3.1: (aria, si♭ maggiore, 3/8)
Soffri e spera tradito mio core
4.1: (recitativo, c)
Su dunque distempratevi
4.2: (arioso, fa maggiore, c)
A congiura d'ardor pena di pianto

Trascrizione del testo poetico

Mio cor ci sei colto
Fuggir non si può
Fra rai d’un bel volto
Già libero e sciolto
Amor m’allettò.
Mio cor ci sei colto
Fuggir non si può.

Audaci mie pupille e che pensate
Di Dedalo ai pensieri
Gir scherzando con l’aure e fatte accorte
Di carcere fatal l’aspre ritorte
Co’ le fughe schernir ah che non vale
Di Dedalo la prole
In su le cere bersagliare il sole.

Soffri e spera tradito mio core
Che il nume d’amore
Non vuol libertà.
Se de lacci del cieco tonante
Di donna il sembiante
Ministro si fa.
Soffri e spera tradito mio core
Che il nume d’amore
Non vuol libertà

Su dunque distempratevi
Distillatevi in fiumi occhi dolenti
E se fatti ribelli
Alla rocca del sen tradisti il core
Dando il foco alle mura
Di stabilir fia vanto
A congiura d’ardor pena di pianto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Baf - Bologna - Archivio-Biblioteca dell'Accademia Filarmonica
fondo Antico
collocazione 1466.4

Scheda a cura di Giulia Giovani
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