Scheda n. 5197

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1710 e il 1740

Titolo

Cantata 24.a / Cantata a voce sola di soprano del Sig. Leonardo Leo

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Leo, Leonardo Ortensio Salvatore : di (1694-1744)

Fa parte di

Cantate / autori vari (n. 4089/16)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 89r-96r (olim 112-119r)

Filigrana

Non rilevata

Note

C. 96: Finis Laus Deo.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: Amoroso e cantabile(aria, sol maggiore, c)
S, Oh Dio qual duolo sia l'esser lontan da te
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2.1: (recitativo, c)
S, Ahi che solo il pensiero
3.1: moderato(aria, sol maggiore, 3/8)
S, Ahi che si acerbo

Trascrizione del testo poetico

Oh Dio qual duolo sia
L’esser lontan da te
Lo sa ben la mia fe’
Caro mio bene
E tu bell’alma mia
Le pene puoi ridir
Se pari al mio martir
Son le tue pene.

Ahi che solo il pensiero,
Che con fierezza, egual destin crudele,
Ne divide e ne vieta anco i sospiri
Mi spavento ed orror l’alma ripiena
Stretta in fiera catena
Si turba e si confonde anche il pensiero.
E in tormento sì fiero
Esclamo allor perché ne men poss’io
Spiegare all’idol mio
L’ardor che in sen m’accese l’alma sì bella
Che alla fiamma novella
L’alma si strugge e si consuma il core.
Ahi che l’empio rigore,
Di mia barbara sorte,
Vuol che tra dure pene, io spiri l’alma
Lunge da lui, ch’è mio conforto e calma.

Ahi che sì acerbo è il duolo
Che in seno afflitto e solo
Riposo il cor non ha non ha più pace.
Viver non poss’io
Lungi dall’idol mio
Dall’amata beltà che alletta e piace.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 23.16

Scheda a cura di Maria Concetta Picciotto
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