Scheda n. 5156

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Tormentato mio cor

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 2-7v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, fa maggiore, c)
Tormentato mio cor abbi patienza
2.1: (aria, do minore, 3/2)
Dimmi amor qual sia maggiore
3.1: (aria, fa maggiore, 6/8)
Se pur ardo vicino al mio bene
4.1: (recitativo, c)
Che nel regno d'amor la lontananza
5.1: (aria, re minore, 3/4)
Se sorte mi priva del vago sembiante
6.1: (recitativo, c)
Che se lungi al mio ben vivo in tormento

Trascrizione del testo poetico

Tormentato mio cor habbi pazienza
Armati pur di fede e di costanza
E contro i colpi di spietata assenza
Un usbergo fedel sia la speranza.

Dimmi amor qual sia maggiore
Il penar per lontananza
O sentir per vicinanza
Dentro il petto eterno ardore.
Amor vi assicura
Con voci interrotte
Che havrò vicino al sol perpetua arsura
Che avrò lungi dal sol perpetua notte.

se pur ardo vicino al mio bene
Godo almeno le luci sì belle
Ma lontan da sue vaghe facelle
Sempre vivo fra doglie e fra pene.

Che nel regno d’amor la lontananza
Ogni tormento ogni martire avanza.

Se sorte mi priva
del vago sembiante
Quest’anima amante
speranza l’avviva.

Che se lungi al mio ben vivo in tormento
Sia la speme in amor dolce alimento.

Così mentre lanciava
Del suo caro Titon l’alba le piume
Presso d’un fiume in fuggitivi argenti
Cantò Filen con amorosi accenti.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 40 [olim 33.5.29].1

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
Ultima modifica: