Scheda n. 5028

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Là ne’ veneti lidi / del sig. Ant.o Farina

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Farina, Antonio (sec. 17.)

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 152[147]-158v[153v]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (arioso, re minore, c)
Là ne veneti lidi
2.1: (recitativo-arioso, c)
Le veneri più belle
3.1: (arioso, re minore, 3/2)
Che vaga scena oh dio
4.1: (arioso, re minore, 3)
Ah ch’a passarmi il core
5.1: (arioso, c)
Così quel bel ch'io scerno
6.1: (arioso, sol minore, 6/4)
Oh d'un mar di bellezza
7.1: (recitativo-arioso, re minore, c)
Tra le cose più rare

Trascrizione del testo poetico

Là ne veneti lidi
All’hor che Sirio bolle
Del giorno e della notte
Ne i tepidi confini
Mille piccioli pini
D’aure fresche corsali
A predar zeffiretti impennan l’ali.

Le veneri più belle
Per quel ciel cristallino
Che ricevendo rai fiamme riflette
Alternano il cammino
Hora stelle retrograde hor dirette
Lo spettacolo altero
Delle beltà volanti
A gentil passaggiero
In nodi di stupor legò gl’affetti
E disciolse la lingua in questi detti:

Che vaga scena oh dio
Di lubriche bellezze
S’apre e serra in un punti al guardo mio
Che baleni fugaci
M’empion gl’occhi di luce
E mi lascian nel sen fiamme voraci.

Ah ch’a passarmi il core
Nel passar di quei pini
Un lucido momento adopra Amore
Ma s’una passa e impiaga
L’altra succede e sana
Fa il rimedio vicin dolce la piaga.

Così quel bel ch’io scerno
Nella fuga costante
Benché sia fuggitivo è bene eterno.

Oh d’un mar di bellezza
Flusso e riflusso raro
Ond’io mai resto a secco di dolcezza.

Tra le cose più rare
Dirò ne’ patri lidi
Che qui nell’Adria è così dolce il mare
Dirò caldo d’amore
Le venete delizie
Di freschi han nome e sono incendi al core.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.25.42

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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