Scheda n. 4875

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1710

Titolo

Fra l’ombre più romite

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bencini, Pietro Paolo (1670c-1755)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1690-1710]

Descrizione fisica

C. 51r-56r

Note

Attribuita a P.P. Bencini in D-MÜs SANT Hs 866 (4).

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Anglés - Subirá 1949: vol. I, p. 402

Descrizione analitica

1.1: Recitativo(recitativo, fa maggiore, c)
A, Fra l'ombre più romite
2.1: Aria(aria, re minore, 3/4)
A, Augelletto che ten vai
3.1: Recitativo(recitativo, c)
A, Quanto fra noi diversa
4.1: Aria(aria, la minore, 6/8)
A, La tua bella che t'affanna
5.1: Recitativo(recitativo, c)
A, Che destino crudele è questo mio
6.1: Aria(aria cavata, fa maggiore, c)
A, Impara almen ingrata

Trascrizione del testo poetico

Fra l’ombre più romite
D’un ameno boschetto
Pien di cure amorose
Mentre l’hore noiose io passava
Del giorno viddi tra il faggio e l’orno
Un vezzoso augelletto
Volar di ramo in ramo
Che cantando dicea: "Io amo".
Fra quelle dolci note
Si svegliò la mia mente e i lumi fissi
Tenni al vago augelletto e così dissi:

"Augelletto che ten vai
Favellando ogn’hor d’amore;
Tu puoi dir d’esser beato
Che nel idolo adorato
Non ritrovi mai vigore.
Il mio cor che vive ogn’hora
Prigionier della beltà,
Può ben dir d’esser amante
Ma non spero un sol istante
Di trovar già mai pietà.

Quanto fra noi diversa
È la sorte in amore
In tanti per la gioia, io per dolore.
Tu vivi amante è ver, ma sei riamato;
Io vivo amante ancor, ma son sprezzato.

La tua bella che t’affanna
Augelletto vezzosetto
Sente almen di te pietà.
Ma la mia, cruda tiranna,
Il mio foco prende a gioco
Ed è tutta crudeltà.

Che destino crudele è questo mio
Un canoro augelletto
Che non sa, non intende
La legge di raggione
Per chi li serba affetto
Tutto intento ad amar il cor dispone
Con barbaro desio
Tu sola ingrata Clori
Sdegni d’haver pietà de’ miei dolori.

Impara almen ingrata
Di chi ragion non ha impara amore.
Se dare non mi vuoi
Li cari affetti tuoi
Habbi per me pietà ma non rigore".

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

E-Mn - Madrid - Biblioteca Nacional
collocazione M/2245.20

Scheda a cura di José María Domínguez
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