Scheda n. 4873

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1710

Titolo

Cantata a voce sola

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Sarro, Domenico Natale (1679-1744)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1690-1710]

Descrizione fisica

C. 43r-46r

Filigrana

Presente ma non determinata (rilevata dalla c. 46 )

Note

Per l’attribuzione a N. Fago cfr. bibliografia; nel recitativo 3.0, i versi "dolcemente cantando quanto sii grato allor d’amor il laccio" sostituiscono il dettato originale che è stato cancellato ma si legge ancora: "stretto nodo formando Tirsi con uno ella con l’altro braccio"

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Anglés - Subirá 1949: vol. I, p. 402

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Rec.vo(recitativo, si♭ maggiore, c)
S, Lilla vedi quel colle
2.1: Aria(aria, do minore, 3/4)
S, Se Nice è vaga
3.1: Rec.vo(recitativo, c)
S, Talor li veggo ahi lasso
4.1: Aria Vivace(aria, si♭ maggiore, c)
S, Se lasciato il tuo rigor

Trascrizione del testo poetico

Lilla vedi quel colle
Che di tenere erbette
Lieto verdeggia
Ivi la mia capanna humil sen giace
A cui vicino è quella
di Tirsi ove la bella
Nice compagna tua
Sovente viene a sfogar le sue pene
Con l’amato pastore
E tu, crudel, ben puoi
Farmi di lui più lieto e pur non vuoi.

Se Nice è vaga
Tu sei più bella
Ma non sei quella
Nel compiacer
Se Tirsi è fido
Più fido io sono
Ma non son Tirsi
Poi nel goder.

Talor li veggo ahi lasso
Girsen di passo in passo
Cogliendo rose e acanti
E gigli ed amaranti
Dolcemente cantando
Quanto sii grato allor d’amor il laccio
Ti chiamo tu non senti, io piango, e taccio.

Se lasciato il tuo rigor
Ivi forse un dì verrai
Mi dirai oh quanto è bello
Quel ruscello quanto è vago
Quel mirto e quel bel fior.
Non v’è pianta che non ami
Non v’è augel ch’amor non chiami
Non v’è foglia che non voglia
Rinverdirsi al nuovo amor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

E-Mn - Madrid - Biblioteca Nacional
collocazione M/2245.18

Scheda a cura di José María Domínguez
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