Scheda n. 4620

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1760 e il 1790

Titolo

Cantata 27.a / [Alessandro Scarlatti]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
possessore: Cecchini Pacchierotti, Giuseppe (1805-1866)
possessore: Rolandi, Ulderico (1874-1951)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1761-1790]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 91v-­95r)

Note

La cantata è la ventottesima della raccolta manoscritta. Nome dell’autore dal frontespizio dell’intero manoscritto.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Nel dolce tempo in cui
2.1: Andante(aria, fa maggiore, 12/8)
Pastorella co bei lumi
3.1: (recitativo, c)
Di vermiglio color la ninfa intanto
4.1: Allegro ma non presto(aria in canone, re maggiore, 2/2)
Senti di te ben mio

Trascrizione del testo poetico

Nel dolce tempo in cui
Ritorna a noi la bell’età fiorita
Ch’a diletti d’amor ne chiami e invita
Di lungi io vidi starsi
Al bel Volturn’ in riva
Leggiadra ninfa e vaga
E di rose e viole il petto ornarsi
Ivi io tallor giunto oh Dio mirai
Due lumi, un labbro, un seno, un crin sì vago
Che n’arsi a un tratto e del mio ardor son pago.
Quindi volto a colei ch’ho sempre al core
Dissi così pietà chiedendo e amore:

Pastorella co bei lumi
Tu innamori, mio bel nume, mio tesor.
E quest’aure e questo fiume,
L’erbe e i fiori sol per te parlan d’amor.

Di vermiglio color la ninfa intanto
Tinse il bel volto e impallidì il bel labbro
Quel chi temendo suole
Mostrar le rose in volto e le viole,
Pur sorridendo alfine mestamente
A me rivolta disse:
Pastor tua nobil alma,
Tuo costume gentil, tuo vago viso,
Dolce fiamme d’amor destano al core
Ma dall’amor è l’onestà maggiore.
Ind’io risposi allora:
Piacimi o bella il tuo leggiadro aspetto
Ma in te dell’alma la virtù più rara
Ch’onesta t’amo più, più mi sei cara.

Senti di te ben mio
Cantar dal bosco al rio
Gl’augelli ancora senti.
In questa piaggia e quella
L’ardor di te mia bella
I lumi, i labbri, il cor,
L’onesto fido amor s’ascolta ogn’ora.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Vgc - Venezia - Biblioteca della Fondazione "Giorgio Cini"
fondo Rolandi
collocazione senza segnatura.28

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: