Scheda n. 4604

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1760 e il 1790

Titolo

Cantata 12.a / [Alessandro Scarlatti]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
possessore: Cecchini Pacchierotti, Giuseppe (1805-1866)
possessore: Rolandi, Ulderico (1874-1951)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1761-1790]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 42v-44v)

Note

La cantata è la tredicesima della raccolta manoscritta. La denominazione "Cantata 12.a" è tratta da c. 42r. Variante testuale di "Piagge fiorite e amene". Nome dell’autore dal frontespizio dell’intero manoscritto.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Piagge fiorite e amante
2.1: (aria, sol minore, c)
Ah sì sì degg'io partire
3.1: (recitativo, c)
Fugge crudel di barbaro destino
4.1: (aria, mi minore, c)
Tiranna lontananza

Trascrizione del testo poetico

Piagge fiorite e amante
Io parto e resta in voi la bella Irene,
Parto e voi per pietà del mio tormento
Ditele ogni momento
Ch’io sol vivo e non moro a lei distante
Perché impresso ho nel core il suo sembiante.

Ah sì sì degg’io partire
Dall’idolo che adoro.
A tanto rio martire
Languir mi sento e moro.

Fugge crudel di barbaro destino
Vuol che altrove il mio piè s’aggiri errante
E forse chi me di queste amiche piante
Più volger non potrassi al bel cammino,
Ah che questa è quell’ora in cui pavento
D’abbandonar per sempre il sol ch’adoro.
Ma che dissi abbandono?
Parto è ver, ma con lui pur sempre io sono.

Tiranna lontananza
Farmi languir così,
Tiranna lontananza
Farmi languir potrà.
Ma che la rimembranza
Io perda del mio bene
Già mai non lo farà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Vgc - Venezia - Biblioteca della Fondazione "Giorgio Cini"
fondo Rolandi
collocazione senza segnatura.13

Scheda a cura di Giulia Giovani
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