Scheda n. 4391

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Cantata Per camera à voce sola / Del Sig.r Baron D’Astorga

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Pubblicazione

Napoli : copia

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Ladd 1982: n. 146, p. 292

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, fa maggiore, c)
Qual sia dentro al tuo core
2.1: (aria, sol minore, 2/4)
Qual prevaglia nel tuo core
3.1: (recitativo, c)
Ma qual sia che tu fingi, o amore, o sdegno?
4.1: Andante(aria, fa maggiore, c)
L’ardor, che nel tuo seno

Trascrizione del testo poetico

Qual sia dentro al tuo core,
O di sdegno, o d’amore
Fiamma, ch’al mio apparire ogn’or s’accende,
Filli, questo mio cor non ben l’intende;
So ben, che un dì m’amasti
Con tale ardor, che a spegnerlo bastante
Tempo o morte non era,
Or di tua fé sincera
Ancor gl’indubi segni in te vegg’io.
Ma non vi veggio, oh Dio,
Quel tenero diletto,
Quell’interno gioir, che fuor traspare,
Né ti giungon sì care
Qual pria le mie discolpe;
Qual’or gelosa agl’occhi miei ti mostri,
Ond’io dubbioso e incerto
Del mio destin temo, che in te si celi,
O sdegno fier sotto amoroso impegno,
O grande amor con maschera di sdegno.

Qual prevaglia nel tuo core
Fiero sdegno o fido amore?
Ben distinguerlo non so.
Tanto varia ogn’or ti scerno
Nell’aspetto, che l’interno
L’alma mia capir non può.

Ma qual sia che tu fingi, o amore, o sdegno?
Se chiaro a me nol mostri,
Egualmente m’offendi, o Filli amata,
Crudel, se m’odi e se pur m’ami ingrata,
Che non dovresti, oh Dio,
Al misero cor mio
Celar quel ben, che sol gli dà ristoro,
Quel ben, ch’è mio tesoro,
Per cui d’amaro pianto
Più volte gl’occhi miei senti bagnarsi,
Per cui dal sen tanti sospiri ho sparsi.

L’ardor, che nel tuo seno
S’accese un dì per me,
Se spento ancor non è,
Rendilo più palese agl’occhi miei.
Così contento appieno
Sarà questo mio cor
E nel mio fido amor
Bramar più lieta sorte io non saprei.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Gl - Genova - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "N. Paganini"
collocazione A.7.14 (A.1.6).15

Scheda a cura di Berthold Over
Ultima modifica: