Scheda n. 4242

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1790-1810

Titolo

Didone Cantata / del N.H. Marcello

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Marcello, Benedetto Giacomo (1686-1739)
possessore: Malipiero, Gian Francesco (1882-1973)

Pubblicazione

[S.l. : copia, s.d.]

Descrizione fisica

1 partitura (8 c.) ; 22x31 cm

Filigrana

Non rilevata

Note

Coperta in cartoncino rivestito in carta marmorizzata, con etichetta: "Didone / Cantata / del N.H. Marcello"; a c. 7v "Fine / della Didone"; c. 8 non notata.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Dalle troiane all’africane rive
2.1: Largo(aria, do minore, 3/2)
Fate in cenere struggete
3.1: (recitativo, c)
Or poiché Dido misera e tradita
4.1: Largo(aria, si♭ maggiore, c)
Chi mi dona e chi mi toglie
5.1: (recitativo, c)
Dal foco d’Ilione il fumo è nato
5.2: (arioso, c)
Che abbatti Troia e non abbatti Enea
6.1: Grave(aria, do minore, c)
Vendicando oggi se stessa
6.2: Presto(aria, mi♭ maggiore, 3/8)
Se non vince Didon, Giunone è vinta

Trascrizione del testo poetico

Dalle troiane all’africane rive
Volate, o fiamme argive,
E ‘l vostro ardor che vago
Fu di stender in cenere
Il superbo, il lione
Non perdoni a Cartago, arda Didone.

Fate in cenere, struggete
La Reggia e la Regina
E Cartagine traete
In orribile ruina.

Or poiché Dido misera e tradita
Dal perduto troiano
Con la vedova mano
Sta per perder la vita
A quel nemico mio
Che privo di terreno
Pria m’accolsi nel seno e poi nel trono
Non perdonar, o Ciel, ch’io non perdono.

Chi mi dona, e chi mi toglie
Con la fede e la speranza
Il bel titolo di moglie
Chi me’l dona, e chi me’l toglie?
No che non sai tu sola, o lontananza.
Son le vele, e sono i venti,
Son gl’inganni e i tradimenti
Del troiano empio e crudele
Che mancando di fede ha il mar fedele.

Dal foco d’Ilione il fumo è nato
Ch’empie le luci mie di duolo e pianto,
Ma in sì dure vicende
Piangerei senza duolo,
Morirei senza affanno,
Se non fosse il pensar, ahi rio dolore,
Ch’Enea vive contento, e Dido more.
Ah tu di grave error Giuno sei rea,
Che abbatti Troia e non abbatti Enea.

Vendicando oggi sé stessa
Sulle adultere sue sponde
Di Sicheo l’alta consorte
Cade a morte, cade a morte.
Tu che fai, dell’aria, o Dea?
Vive Paride in Enea,
E sin ch’ei vive
Non è Troia estinta;
Se non vince Didon, Giunone è vinta.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Vgc - Venezia - Biblioteca della Fondazione "Giorgio Cini"
fondo Malipiero
collocazione MAL T 280.1

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: