Scheda n. 4161

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1702

Titolo

17 Ap.le 1702 / Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Fa parte di

[20 cantate] (n. 4152/9)

Pubblicazione

Roma? : autografo, 1702

Descrizione fisica

C. 37-39v [olim c. 68-70v]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Hanley 1963: n. 123, p. 152

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, mi minore, c)
Clori allor, ch’io ti vidi
2.1: a tempo giusto(aria, si minore, c)
Quanto devi ò bella
3.1: (recitativo, c)
Già ti veggio risorta
4.1: Andante(aria, si minore, 3/8)
Se la vuoi ne mali tuoi

Trascrizione del testo poetico

Clori allor ch’io ti vidi
Su le morbide piume
Tra languida e vezzosa
Dal temerario insulto
Dela tua febre ria cercar ristoro
Prima nel tuo bel volto i lumi affissi
Poi mi volsi a me stesso e cosi dissi.
Occhi, che mai vedeste?
Che bellezze son queste?
Se a la febre soggiace
Beltà mortal rassembra,
Ma il bel di quelle membra
Ha sembianza fatale
Partenope non è di Cipro è il Lido.

Quanto devi o bella Clori
Al tenor de la tua stella.
Serbi sempre i tuoi splendori
Ed inferma ancor sei bella.

Già ti veggio risorta,
Ed’alla tua beltà
Ridir vorrei con sincero consiglio
I sensi miei a bastanza il trionfo
Riportasti del’Alme.
Lascia di far più prede,
Che dela tua possanza
Tanti lasci e ferite a noi fan fede.

Se la vuoi ne mali tuoi
Habbi ancor d’altrui pietà.
E il tuo bel che a tutti piace
Di quel male a cui soggiace
È maggior il mal che fa.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant.Hs.3987.9

Scheda a cura di Berthold Over
Ultima modifica: