Scheda n. 402

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1790-1812

Titolo

Il Consiglio | Cantata dell’Abate Metastasio | Musica | Del Sig. Bonifacio Asioli | Per Celestina Emilia Visconti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Asioli, Bonifazio (1769-1832)
autore del testo per musica: Metastasio, Pietro (1698-1782)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1790-1812]

Descrizione fisica

1 partitura (24 c.) ; 275x220 mm

Note

Fogli rilegati con il filo. A c. 1r in alto a destra precedente segnatura N. 751/11.

Titolo uniforme

Ascolta amico Tirsi ascolta e credi. Cantata, Il Consiglio

Organico

Soprano, 2 oboi, corno, 2 violini, 2 viole e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Adagio(recitativo, mi maggiore, c)
S, Ascolta amico Tirsi ascolta e credi
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2.1: Allegro moderato(aria, la maggiore, c)
Io lo so che il bel sembiante
3.1: (recitativo, c)
Se credi a que’ soavi
4.1: Andante con moto(aria, fa maggiore, 2/4)
Mai se di lei t’accendi

Trascrizione del testo poetico

Ascolta amico Tirsi ascolta e credi
Ch’ io ti parlo col cor pietà mi fai
Tremo per te. Chi ti consiglia o stolto
A fissar le pupille in volto a Nice
Ah guardati infelice
Cadrai ne’ lacci suoi. Nice è vezzosa
Pur troppo anch’io lo so Nice ha nel core
Un dolce non so che, che ha tutti è grato
Che nessun sa spiegar che invano ogn’altra
Emula ninfa ad imitar s’affanna
Ma quanto ah tu non sai quanto è tiranna.

Io lo so che il bel sembiante
Un istante, oh dio, mirai
E mai più da quell’istante
Non lasciai di sospirar.
Io lo so lo sanno queste
Valli ombrose erme foreste
Ch’han da me quel nome amato
Imparato a replicar.

Se credi a que’ soavi
Atti cortesi onde adescar ti vedi
Se a quegli sguardi credi
Che languidi che furtivi
Fissa ne’ tuoi se a quel parlar ti fidi.
Che si poco promette
E fa tutto sperar. pietosa amante
Già tu la crederai
Ahi pur io l’ho creduto e m’ingannai
È lusinga è follia Nice non ama
Che de’ begli occhi suoi
Il trionfo in altrui. Nice non gode
Che vedersi ogni dì crescer d’intorno
De’miseri la schiera i nuovi alletta
Gli antichi insulta e pure non v’è chi possa
Uscir di servitù non so qual sia
L’incognita magia l’arte che impiega
so che sprezza e innamora offende e lega.

Mai se di lei t’accendi
Mai non sperar avrai più bene
Sempre le tue catene
Sempre dovrai soffrir.
Se vorrai fido amarla
Riposo non avrai
Se penserai lasciarla
Ti sentirai morir.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione A.63.9

Scheda a cura di Raffaella Barbetti
Ultima modifica: