Scheda n. 371

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Lontananza in Amore. Cantata a voce Sola / del Sig. Cav.e Ales.o Scarl.ti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Fa parte di

Cantate (n. 151/22)

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 132v-139v

Titolo uniforme

Quanti affanni ad un core. Cantata, Lontananza in amore

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S,bc, Quanti affanni ad un core può far soffrire amore
%C-1@c ''4D'G''4bE8EE/CC-'A''CDbED/
2.1: (arioso, 3/4)
S,bc, La pena che m'uccide è lontana
3.1: (aria, do minore, c)
S,bc, Stando lungi dal bene che brama
4.1: (recitativo-arioso, c)
S,bc, Intorno a queste sponde spesso ratto
5.1: (aria, sol minore, 12/8)
S,bc, Se a me non vieni se a te non torno

Trascrizione del testo poetico

Quanti affanni ad un core
Può far soffrire amore Io già soffersi
Ma già mai non aspersi
Con sì gravi tormenti
Di lacrimoso humor gl’occhi dolenti
Udite qual martire
Crudo a farmi morire In me s’avanza.

La pena che m’uccide e lontananza.

Stando lungi dal bene
Che brama chi ben ama
No, no viver non può
E s’io vivo è rigor della sorte
Ch’in braccio alla morte
Vivendo men vo’

Intorno a queste sponde
Spesso ratto in amore Il piede io movo
Cercando Clori e Clori mia non trovo
La chiamo e non risponde
Ma son pur folle e come
Da me chiamarsi a nome
Può sentir l’idol mio
Se non è Clori mia dove son io
Deh per pietade amore
Vola al mio bene è dì
che Tirsi a Clori sua parla così.

Se a me non vieni
Se a te non torno
E qual conforto Il core havrà
Convien ch’io peni
E per te un giorno
Che Tirsi è morto
Si sentirà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.3.10.22

Scheda a cura di Antonio Caroccia
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