Record number 2716
Bibliographic level | Constituent unit |
Document type | Handwritten music |
Date | Uncertain date, 1726-1731 |
Composer | Vivaldi, Antonio (1678-1741) |
Lyricist | Metastasio, Pietro (1698-1782) |
Title | Cantata ad Alto solo con Istrom.ti / Del Vivaldi | Musical presentation | Full score |
Publication | [s.l.] : autografo, [1726-1731] |
Physical description | 1 partitura ; pp. 53-61. Watermark: not registered. |
Notes | Partitura a libro aperto. I versi "Gelido in ogni vena / Scorrer mi sento il sangue" del primo recitativo sono tratti dall’aria di Cosroe in Siroe, re di Persia (III,5) di Pietro Metastasio. |
Uniform title | Amor hai vinto, hai vinto: ecco il mio seno. Cantata |
Medium of performance | 1V,4str: A,bc,vl1,vl2,vla |
Bibliographic repertories | Fragalà-Colturato 1987: pp. 154-155 Ryom 1973: p. 67 Ryom 1974a: RV 683 |
Bibliography | Degrada 1987a Dunham 1969 Folena 1982 Talbot 2006c: pp. 154-160 Timms 1982 |
Analytical description | 1.1: (Recitativo, c; A,bc) Amor hai vinto, hai vinto. Ecco il mio seno 2.1: Larghetto andante (Aria, mi minore, c; A,bc,vl1,vl2,vla) Passo di pena in pena 3.1: (Recitativo, c; A,bc,vl1,vl2,vla) In che strano e confuso 4.1: (Aria, do maggiore, c; A,bc,vl1,vl2,vla) Se a me rivolge il ciglio |
Is part of | Cantate Tomo I (record n. 2687) |
Poetical text transcription | Amor hai vinto, hai vinto. Ecco il mio seno Da’ tuoi strali trafitto. Or chi sostiene L’alma mia dal dolore abbandonata? Gelido in ogni vena Scorrer mi sento il sangue E sol mi serba in vita affanno e pena. Mi palpita nel petto Per nuove scosse il core. Clori crudel e quanto Ha da durar quest’aspro tuo rigore? Passo di pena in pena Come la navicella Che in questa e in quell’altr’onda urtando va. Il ciel tuona e balena Il mar tutt’è in tempesta, Porto non vede o sponda, Dove approdar non sa. Passo di pena in pensa... In che strano e confuso Vortice di pensieri La mia mente s’aggira? Or è in calma, or s’adira, E dove ancor si fermi non risolve. Or in sasso, or in polve Vorria cangiarsi. Oh Dio! Ma di che mai, Ma di che ti quereli Cor incredulo, infido? Di che ti lagni? Ahimé, forse non sai Che nel seno di Clori hai porto, hai lido? Se a me rivolge il ciglio L’amato mio tesoro Non sento più martoro, Ma torno a respirar. Non teme più periglio, Non teme affanno e pena L’alma si rasserena Come la calma in mar. Se a me rivolge il ciglio... | Web resources | Internet culturale: digitalizzazione completa | Country | Italy | Language | Italian |
Shelfmark | I-Tn - Torino - Biblioteca Nazionale Universitaria, sezione musicale Collection Foà - Foà 27(10) |
Record by Giulia Giovani