Scheda n. 2497

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1726-1727

Titolo

Cantata. à Voce Sola con Stromenti / Del Sig:r Fran:co Brusa.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Brusa, Giovanni Francesco (prima metà XVIII sec.)
autore del testo per musica: Zeno, Apostolo (1668-1750)
autore del testo per musica: Pariati, Pietro (1665-1733)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1726-1727]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 93r-106v) ; 245x320 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dal frontespizio a c. 93r; cartulazione prob. coeva; le arie "Volto amato e come mai" e "Perché mai sì crudeli e sì belle" sono concordanti con le arie di Odenato ne L’amore eroico (I,3; II,6), dramma per musica di Giovanni Francesco Brusa, su testo di Apostolo Zeno e Pietro Pariati dato a Venezia nel 1725.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini, viola e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Vezzose pupillette i vostri sguardi
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2.1: (aria, la maggiore, c)
S, Volto amato e come mai
3.1: (recitativo, c)
S, Ma pur se in tal tormento
4.1: (aria, si♭ maggiore, 3/4)
S, Perché mai sì crudeli e sì belle

Trascrizione del testo poetico

Vezzose pupillete i vostri sguardi
Mossi per man d’amore
Quanto mal fanno mai, sallo il mio core,
Ch’oltre all’acerba sua mortal ferita
Si strugge appoco appoco
E per se stesso a sostener non vale
Il troppo vivo ardor del vostro foco.

Volto amato e come mai
Non conobbi i vaghi rai
Donde nacque il foco mio.
Non veduti pria v’amai
Or mirati più che mai
Prende forza il mio desio

Ma pur se in tal tormento
Goder potessi un sol de’ vostri sguardi,
Che non fosse crudel sarei contento.
D’amor parriami un gioco
L’ardor di tanto foco
E la piaga mortal per me saria
Dono d’amica sorte,
Perché sperar potria
L’ultimo dì che morte
Mi conferisse in funerale ammanto
Vederti per pietà bagnar di pianto.

Perché mai sì crudeli e sì belle
Empie stelle formar le pupille
Onde avvampa quest’anima amante,
O spegnete l’ardenti facelle
O una parte dell’empie faville
Senta Irene che adoro costante

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MEIr - Meiningen - Staatliche Museen, Abteilung Musikgeschichte, Max-Reger-Archiv
collocazione Ed. 82b.10

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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