Scheda n. 182

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1690

Titolo

Non vedo Achille ed il sospetto in seno

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Legrenzi, Giovanni (1626-1690)
autore del testo per musica: Carpiani, Giovanni Luca

Fa parte di

[Cantate e Arie] (n. 115/9)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1680-1690]

Descrizione fisica

C. 50r-58v

Note

Scena III,19 con recitativo e aria di Licomede dall’opera Achille in Sciro di G. Legrenzi, nella versione Bologna 1673; per l’identificazione cfr. Gialdroni-Urbania; il recitativo d’apertura viene interrotto dalla prima strofa di un’aria (organizzata in due parti), poi prosegue e infine è chiuso dalla seconda strofa dell’aria precedente; l’attribuzione del testo poetico è ipotetica: cfr. Gialdroni-Urbania; 4.1 è la seconda strofa di 2.1

Titolo uniforme

Achille in Sciro. Vanne pur corona va. Recitativo e aria, Achille in Sciro

Organico

Basso e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Passadore - Rossi 2002: p. LXX-LXXIII (con lo spoglio completo del libretto originale) e 703-706

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Licomede, B, bc, Non vedo Achille ed il sospetto in seno
2.1: (aria, do maggiore, c)
Licomede, B, bc, Vanne pur corona va
3.1: (recitativo, c)
Licomede, B, bc, Licomede ah che parli
4.1: (aria, do maggiore, c)
Licomede, B, bc, Venne pur corona va

Trascrizione del testo poetico

Non vedo Achille ed il sospetto in seno
Già mi cresce a momenti
Già mi sembra ch’avventi
L’ardita destra al mio diadema aurato
Il rapitor sognato
Oh dio se l’alimento
Da te prend’il timor Ch’in sen mi sta.

Vanne pur corona va
Non sto in perderti sospeso
Ch’havrà il capo minor peso
E il pensier men vanità
Già conosco il tuo tesoro
Tu sei luce di vetro in peso d’oro.

Lincomede ah che parli
Così un regno si sprezza?
Così un sogno t’opprime
Il sol così di tua prudenza adombra
Un aborto da l’ombra
Ma, che prudenza oh dio
Dove sforzan le stelle
Che sogno ove sì espressi
M’avvisano i successi
Che regno ove il timore
Sempre tiranno io provo
Ah, ben disse e di nuovo
Licomede dirà:

Vanne pur corona va
Il tuo carcere gemmato
Così al crin non è preggiato
Come al cor la libertà
Vanne va vanne va
Di tue perle ho noto il vanto
Tu sei luce l’Aurora in grembo al pianto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-URBc - Urbania - Biblioteca Comunale
fondo Ubaldini
collocazione Mss.31/2.9

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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