Scheda n. 1787

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1705

Titolo

Cantata / Del Sig.r Mancini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)
autore incerto: Sarro, Domenico Natale (1679-1744)
autore incerto: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
possessore: Pamphilj, Benedetto (1653-1730; cardinale)

Fa parte di

Pubblicazione

Roma : copia, 1705

Descrizione fisica

C. 98-109v

Filigrana

Non rilevata

Note

La cantata è stata copiata per Pamphilj nel 1705. Altre fonti attribuiscono questa cantata a Domenico Sarro e ad Astorga, cfr. Bibliografia.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Wright 1975: p. 425, n. 21x.
Gialdroni 1988: p. 197, n. 47.
Ladd 1982: p. 270, n. 99.

Descrizione analitica

1.1: (aria, la maggiore, 12/8)
Io son povera pellegrina
2.1: (recitativo, c)
Sotto mentite spoglie
3.1: (aria, re maggiore, 3/4)
Quanto misero è il mio core
4.1: (recitativo, c)
Ma pur non veggio ancora
5.1: (aria, la maggiore, c/)
Amo sì, ma dove sia

Trascrizione del testo poetico

Io son povera pellegrina
Dal mio bene abbandonata.
Vò dal bosco alla pendice
Sospirando e il cor mi dice:
Dove vai, ò sventurata?

Sotto mentite spoglie
Vò cercando, raminga il ben, ch’adoro,
Leandro, la mia vita, il mio tesoro.

Quanto misero è il mio core,
Crudo Amore ben lo sa.
Chiedo ogn’or al fonte, al rio:
Chi ha veduto l’idol mio,
Me l’additi per pietà.

Ma pur non veggio ancora
Tra queste selve ombrose afflitta e sola,
Chi mi risponde, ohimè, chi mi consola.
Priva son del mio bene,
Gl’astri mi son crudeli.
Amor delle mie pene
Più non cura, il tiranno, e solo aita
Dà al cor la speme, che ad amar m’invita.

Amo sì, ma dove sia
L’alma mia,
Cruda sorte, io dir non so.
Ma pur sempre fido amante
Più costante
Fede al petto io serbarò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant.Hs.865.12

Scheda a cura di Berthold Over
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