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Record number 1290

Bibliographic levelConstituent unit
Document typeHandwritten music
DateUncertain date, 1690-1740
ComposerCesarini, Carlo Francesco (c1665- dopo il 2.9.1741)
TitleDel Sig.r Cesarini
Musical presentationNot applicable
Publication[Roma : copia, 1690-1740]
Physical description4 c. ; 215x285 mm. Watermark: not registered.
NotesFascicoli sciolti; numerazione delle pagine moderna (44-51); tit. dall’intitolazione a p. 44; l’incipit si trova sull’ultima carta (verso) della cantata Cerco invan fra tanti fiori (v. scheda 1289); sull’ultima carta (verso) è presente l’incipit della cantata Sulla pendice estrema (v. scheda 1291)
Uniform titleOh Tirsi disleale. Cantata
Medium of performance1V,1str: S,bc
Bibliographic repertoriesSciommeri 2009-2010: n. 42
Bibliography
Analytical description1.1: (Recitativo, c)
S: Oh Tirsi disleale
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2.1: (Aria, fa diesis minore, 3/8)
S: Ombre care, bosco amato
3.1: (Recitativo, c)
S: Ecco Tirsi che viene
4.1: A tempo giusto (Aria, la maggiore, c)
S: Più fede non vi do
5.1: (Recitativo, c)
S: Vanne dunqu’et attendi
6.1: Largo (Aria, si minore, 12/8)
S: Quell’augellino
Is part ofMusica Diversa Autori (record n. 1274)
Poetical text transcriptionOh Tirsi disleale,
Tirsi troppo infedele
Come potesti mai
Rivolgere i tuoi rai
A ninfa a me ineguale
E lasciare in oblio
Infido l’amor mio?
Deh, volgi il guardo al bosco
D’ombre il vedrai ottenebrato e fosco
Che contro te s’adira a miei lamenti
E con il rauco suono
Ti sgrida ch’in amor la prima io sono.

Ombre care, bosco amato
Che sapete che sapete
Compartir le mie querele
Deh ridite a Tirsi ingrato
Che il tenete
Per un barbaro crudele

Ecco Tirsi che viene
Ecco sol la cagion delle mie pene
Questa è dunque in amor la data fede
Questi sono i suoi vanti?
Questa del lungo amor degna mercede?
Se tante volte e tante
Dicevi che di me vivevi amante
Parla rispondi e dimmi
Ah non ha core in petto
Chi nudrisce nel seno un altr’affetto.

Più fede non vi do
Belle pupille no
Che siete infide
Ai lusinghieri sguardi
Che furon si bugiardi
Il cor se’n ride.

Vanne dunqu’et attendi
A servir chi t’adora,
Scordati pur ch’intanto
Vuò goder libertà con il mio canto.

Quell’augellino
Ch’in sul matino
Cantando va
Sento che dice
Render felice
La libertà.
 Document image 
CountryItaly
LanguageItalian
ShelfmarkI-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
Collection Noseda - E.60.1-9 (16)

   Record by Giacomo Sciommeri