Scheda n. 1256

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1750

Titolo

Lontananza. Cantata a’ voce sola / Del Sig.r Carlo Cesarini

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Cesarini, Carlo Francesco (c1665- dopo il 2.9.1741)

Fa parte di

[Cantate] (n. 1253/3)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1690-1750]

Descrizione fisica

8 c. ; 210x270 mm

Note

Carte sciolte; antica numerazione delle carte (13-20) barrata e sostituita da nuova (1-8); a carta 8v sono scritti l’antica segnatura "XXII.2.11 25" e il numero "36292"; su SBN e Internet Culturale risulta l’antica segnatura "Cantate 87@3"

Titolo uniforme

O quanto il vostro stato. Cantata, Lontananza

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Oh quanto il vostro stato
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2.1: (aria, la minore, c)
S, S’io potessi come voi
3.1: (recitativo, c)
S, Ah, che non può soffrire
4.1: (aria, re minore, 3/8)
S, Penare, languire
5.1: (recitativo, c)
S, Ma perché mi querelo
6.1: (aria, si♭ maggiore, 3/4)
S, Vanne, su l’ali d’un venticello

Trascrizione del testo poetico

Oh quanto il vostro stato
Invidia questo core,
Care di Clori, mie mura adorate,
Mentre voi racchiudete
Quell’amato tesoro
Da cui lontano ahi?
Che languisco e moro.

S’io potessi come voi,
Sempre vivere, e morire
Maggior pena soffrirei
Con quel bel che m’innamora.
E temendo che tal sorte
Mi mancasse fin la morte,
Soffrirei più presto ancora.

Ah, che non può soffrire
La pena più tiranna
Un’alma innamorata,
Che viver lungi alla bellezza amata
E chi nol crede, oh Dio?
Per pietà, lo domandi al petto mio.

Penare, languire
È doglia minore,
Che dà lontananza.
Dà crucio maggiore
Geloso timore,
O incerta speranza.

Ma perché mi querelo
Se la bella non ode il mio lamento?
Tu deliri, cor mio,
Se la pietà tu brami,
Da chi lungi non sente il mio dolore.
Ah non vaneggi, o core,
Forse pietoso il vento
Messaggiero sarà del mio tormento.

Vanne, su l’ali d’un venticello,
Mesto sospiro del mio martoro.
Giunto alla bella, dilli ch’io peno,
E se non riede, dì pur ch’io moro.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 22.2.11(25-28).3

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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