Scheda n. 1218

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1740

Titolo

Il lamento di Eurilla / Cantata a voce sola con Violini / Viola e Basso del Sign.re / Gaetano Maria Schiassi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Schiassi, Gaetano Maria (1698-1754)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1700-1740]

Descrizione fisica

C. 62-73 ; 220x300 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Tirsi bell'idol mio. Cantata, Il lamento di Eurilla

Organico

Soprano, 2 violini, viola e continuo

Repertori bibliografici

Bini 1995: n. 825, p. 407-409

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Tirsi bell'idol mio
2.1: (aria, do maggiore, c)
S, Mia vita mio core
3.1: (recitativo, c)
S, Oh Dio tu mi guardi
4.1: (aria, sol maggiore, 6/8)
S, Non ti scordar ben mio

Trascrizione del testo poetico

Tirsi bell’idol mio
Di quest’anima amante unica speme
Unica fiamma e cara
Vedi che il biondo Dio
Di tue pupille impara
Con maggior luce a scintillare il cielo
Vedi dal secco stelo
Sui mattutini albori
Per te più belli germogliare i fiori
Per te di verdi spoglie
Si vestono le piante
E pien di gioia ride il ciel e il suolo
E ride il mare sol nel tuo bel volto
Per mio cordoglio la bellezza appare.

Mia vita mio core
Quel nembo improvviso
Di gelido orrore
Perturba il tuo viso
Ti fa sospirare
Non basta il tormento
Del foco ch’io sento
Che ancora a mio danno
S’accresce il tuo affanno
Per farmi penar.

Oh Dio tu non mi guardi
E mesto al suol le vaghe luci aggiri
Tirsi dimmi perché fuggi i miei sguardi
E dimmi perché sospiri
Io son pur la tua diletta Eurilla
Quella che per costume
Tu solevi chiamar coi dolci nomi
Di tua vita tuo nume
Quella son che sovente
Dal vicin bosco al fonte
E dalla valle al monte
Teco veniva a pascolar l’agnelle
Quale improvviso orrore cangiò
Il ...... così lungo amore
Ah se v’è colpa in me se quella io sono
Che turba il tuo sembiante
Mi puniscano i numi in quest’istante.

Non ti scordar bel mio
della foresta el monte
Sovengati del fonte
E ti rammenta oh Dio le pecorelle
Io mi rammento ancora
Il di che rimirai
De tuoi vezzosi rai le vaghe stelle.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.ms.3708.15

Scheda a cura di Maria Luisa Baroni
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