Scheda n. 11040

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1700

Titolo

Filli che sempre fu l’anima mia

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Pasquini, Bernardo (1637-1710)

Fa parte di

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1680-1700]

Descrizione fisica

C. 77r-88r

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Nigito 2012a: pp. 115-120: edizione critica della cantata
Nigito 2012b: Catalogo delle cantate di Pasquini che però non riporta questa fonte

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, c-3/2)
1V, Filli che sempre fu l’anima mia
2.1: (aria, sol minore, C)
1V, Tutto può la falce horribile
3.1: (aria, sol minore, 3/8)
Una vita ch’alle pene il destino condannò
4.1: (recitativo-arioso, sol minore, C-3/2)
Perché saria beato Se potesse morir un sventurato.

Trascrizione del testo poetico

Filli che sempre fu l’anima mia
Dal mio cor si divide
Né mi uccide il rigor di gelosia
Posso mirarla oh Dio
Ad altro amante in seno
E non so venir meno
E morir non poss’io
Ahi che pena crudel che strana sorte
Perder la vita e non trovar la morte.

Tutto può la falce horribile
Della diva inesorabile
Sol troncar non gl’è possibile
Una vita miserabile.

Una vita ch’alle pene
Il destino condannò
Fin che durin le catene
Del suo duol morir non può

Perché saria beato
Se potesse morir un sventurato.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.36B.18

Scheda a cura di Chiara Maroni
Ultima modifica: