Scheda n. 10910

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1711

Titolo

N. 22 Del S.re Barone Astorga

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Pubblicazione

S.L. : copia, 1711

Descrizione fisica

1 partitura (c. 4) ; 210x275mm.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Ladd 1982: n. 40, p. 243

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Clorinda s’io t’amai
2.1: (aria, mi minore, 12/8)
Non lagnarti se più non sei
3.1: (recitativo, c)
E qual fé qual Amor da me pretendi
4.1: (aria, re minore, c)
Già libero già sciolto

Trascrizione del testo poetico

Clorinda s’io t’amai
Con pura fede e con sincero affetto
Se pur te del mio petto
Tenni sempre lontano ogn’altro ardore
Lo sa il Ciel lo sa Amore
Lo sa il mio core e tu crudel il sai
Sai pur quanto soffersi
Aspre pene per te di Gelosia
Né dall’alma mia
Si scancellò la tua gentil sembianza
Una dolce speranza
Di non trovarti infida a l’Amor mio
Lungo tempo nutrii tanta mia fede
Or che l’alma s’avvede
Che sol per ingannarmi
M’allontani al tuo amor con tue lusinghe
Da lacci al fin mi sciolgo
Smorzo l’infausto ardore
Punto l’acuto dardo
Che già vibrommi il tuo vezzoso sguardo.

Non lagnarti
Se più non sei
Degli occhi miei
La bella face
Se più non ardo
D’Amor per te.
Non lagnarti
Se più non t’amo
S’il tuo bel volto
Più non mi piace
Se questo Core
Più tuo non è.

E qual fé, qual amor da me pretendi
Quella fé che disprezzi
Quell’amor che tradisti alma infedele
Pensa pur o crudele
Al barbaro costume
Dell’ingrato tuo cor e da me poi
Pretendi fé pretendi amor se puoi.

Già libero, già sciolto
Io son dalle catene
Che mi legaro il cor.
Mirando il tuo bel volto
Non sento più le pene
Dell’amoroso ardor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 34.4.19 (1) [olim Cantate 101 (1)]

Scheda a cura di Ernesto Conti
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