Scheda n. 10805

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Del S.r Iacomo Carissimi [Io dissi sempre che l’amare è morte]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Carissimi, Giacomo (1605-1674)

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

114-120 [olim 117-123]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, 3/2)
Io dissi sempre che l’amare è morte
2.1: (aria, 12/8,3/2)
Dal dì che Cupido
3.1: (recitativo, c)
Amor di danni anco a se stesso è fabro

Trascrizione del testo poetico

Io dissi sempre che l’amare è morte
Dal dì che Cupido
Vestito di piume
Dal nido volò
Intorbidò avvelenò
Di mille influssi rei la nostra sorte.

Amor di danni anco a se stesso è fabro
Mirate il Ciprio Regno
Ove egli hebbe nascendo e cuna e Trono
Forse che lo difende
Da sì strane vicende
Lasciato in abbandono
Soffre lunga staggion giogo tiranno
Del Barbaro ottomanno
E con un corso eterno
Di miseria e di scherno
Sepolto nelle pene
Veder non spera più campo di bene
Se l suo trono non prezza amore
Che sarà d’un misero core
Ov’ei l’ire sfogando va
E che sarà
L’eterno si vedrà
Servire Soffrire
Languire perire
Al bel regno di lui fatto consorte
Io dissi sempre che l’amore è morte.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.17 (A) [olim C.I.8A (A.54)].16

Scheda a cura di Cinzia Trabucco
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