Scheda n. 10443

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1727-1732

Titolo

Cantata a Voce Sola di Contralto

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

copia, 1727-1732

Descrizione fisica

C. 9r-12v ; 210x280 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’incipit testuale. Capolettera del titolo ornata. A c. [12v], in fine: «D.M.S.P.S.D.S.AA.»

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Amor, se vuoi ch'io torni
2.1: Grave e staccato(aria, mi♭ maggiore, c)
Ombra orrenda, cruda e fiera
3.1: (recitativo, c)
Vanne, Clori infedele
4.1: (aria, mi♭ maggiore, c)
Fugga pur se può l'infida

Trascrizione del testo poetico

Amor, se vuoi ch’io torni
Alle vane lusinghe,
Ai finti vezzi di Clori infida,
È pur follia sel credi.
Volgi lo sguardo, e vedi
In quegl’occhi l’inganno,
In quel volto infedel mentito il core.
Un’imago d’orrore
Già mi sembra colei che ascoso in seno
Sembra ancor d’incostanza il rio veleno.

Ombra orrenda, cruda, e fiera
Parmi ogn’or la sua sembianza.

Al suo nome ancor pavento,
Che sel dico o mel rammento
Più lo sdegno in me s’avanza.

Vanne, Clori infedele,
Fuggi da gl’occhi miei
Poiché non voglio
Mai più vederti,
E tu Cupito intanto
Arma, invece di strali,
il tuo fianco di fulmini, e saette
Per far le mie ve[n]dette;
E mentre contro lei vibri la face
Dille che non mai pace
Il suo cor troverà privo di fede,
E che folle sarà chi più li crede.

Fugga pur se può l’infida
Di quel nume la saetta
De’ suoi fulmini il rigor.

E se ancor nel sen annida
Ombra rea di vendetta
Resti oppressa dal dolor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-SVCdazio - S. Vito Chietino - Biblioteca privata Lucà Dazio
collocazione Ms. 1.3

Scheda a cura di Ivano Bettin
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