Record number 10383
Bibliographic level | Constituent unit |
Document type | Handwritten music |
Date | Uncertain date, 1670-1700 |
Dubious author | Cesti, Antonio [Pietro] (1623-1669) |
Dubious author | Cappellini, Pietro Paolo (c.1641-1660) |
Title | Più non giova l’esser fedel | Musical presentation | Full score |
Publication | [Napoli? : copia, 1670-1700] |
Physical description | C. 138r-140v [olim 154r-156v]. Watermark: not registered. |
Notes | Della presente aria, qui adespota e organizzata in tre strofe, esistono altre quattro fonti: una (I- Bc V 196) attribuita a Pietro Paolo Cappellini e tre adespote: F-Pn RES VMF MS-32 (con pezzi di Grossi, Farina, Agostini); F-Pn, RES VMF MS-25 (con pezzi di Farina, Ziani, Melani, Scarlatti): questa fonte è redatta dallo stesso copista della fonte di Napoli e presenta lo stesso carattieristico letterone (cfr. immagine). Sempre adespota si trova in I-Vqs MS Cl.VIII.13 (1438) [cfr. scheda 7203 qui in Clori] in una raccolta di arie tratte da opere rappresentate in teatri veneziani fra il 1671 e il 1675. Secondo Rossi, p. 65 (cfr. Bibliografia) si tratta di un’aria di Golo dalla Dori di Cesti rappresentata la prima volta a Innsbruck nel 1657. Quest’aria, che non è presente nelle partiture note della Dori, si trova solo nel libretto relativo alla rappresentazione di Venezia, 1671 (II,16): nell’avvertimento si parla infatti di aggiunta di “qualche vaga arietta”). Tuttavia il testo presente nel libretto coincide con quello delle fonti musicali solo nel primo verso, il resto è diverso anche se i concetti espressi sono identici e ci sono diverse coincidenze nell’uso di singole parole ed espressioni. Infine, la organizzazione metrica è identica e quindi eventualmente compatibile con l’intonazione musicale presente nelle cinque fonti musicali. Nel libretto è comunque presente una sola strofa mentre nelle fonti musicali ce ne sono tre. Da escludere l’attribuzione non solo a Cappellini ma anche a Cesti: compare nel 1671 due anni dopo la morte di Cesti, è assente dalle partiture più antiche e più vicine a Cesti; sembrerebbe dunque più probabile che sia stata aggiunta all’opera e abbia circolato in forma autonoma. Dobbiamo queste osservazioni a Nicola Badolato e a Valeria Conti che ringraziamo. |
Uniform title | La Dori. Più non giova l'esser fedel. Aria strofica |
Medium of performance | 1V,1str: S,bc |
Bibliographic repertories | SBN: MSM0079685 ![]() |
Bibliography | Rossi 1984: p. 65 |
Analytical description | 1.1: (Aria strofica, mi minore, c; S,bc) S: Più non giova l'esser fedel |
Is part of | Composizioni vocali da camera (record n. 10366) |
Poetical text transcription | Più non giova l’esser fedel Se privandomi di conforto Mi vuol morto La mia crudel. Nel suo core pietà non regna Ma vi alberga la ferità Di catene ogn’hor mi cinge E mi stringe Con empietà Dura sorte Fiere stelle, crudo Ciel Più non giova l’esser fedel. È delitto l’esser leal La mia bella di me si ride Se m’uccide D’Amor lo stral Il penar e l’amar disdegna, Né si cura del mio languir, Mi dà morte il mio bel sole Né gli duole Ol mio morir. Dura sorte Fiere stelle, crudo mal Più non giova l’esser fedel. A che dunque mostrarmi amo?r Puoi cavarmi di pene fuora Vuoi ch’io mora Senza ristor? Quanto più si mostrò pietosa El mio core signoreggiò Più tiranna con empia sorte Alla morte Mi condannò. Che destino Che tormento, che dolor, A che dunque mostrarmi amor? | ![]() | Country | Italy | Language | Italian |
Shelfmark | I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella" 33.5.30(27) |
Record by Elisa Passone