Scheda n. 8452

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1711-1740

Titolo

Cantata Per camera a’ voce sola. / del Sig.r Barone d’Astorga.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

CAN. / DI / AST. (n. 8436/5)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 18° sec.]

Descrizione fisica

CC. 25r-30r

Filigrana

Non rilevata

Note

Il tit. si ricava dall’intitolazione a c. 25r, nel margine superiore lato sinistro della stessa c. è presente il numero della cantata. Timbro appartenenza piccolo con le cifre 00675 alla c. 30r. Timbro R.COLLEGIO DI MUSICA ad inchiostro nero su tutti i recto delle carte.   

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Ladd 1982: p. 262, n.82

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la minore, c)
S, Filli che ascondi dentro al tuo bel seno
%C-1@c 4-8AE-''ECC/CC'BAxGG4-/8xG6GG8GAB''DFE/
2.1: Grave(aria, fa maggiore, 3/4)
S, Se a te non mancò già la mia fe’
3.1: (recitativo, la minore, c)
S, Parli poi che il dolor mia lingua annoda
4.1: Allegro(aria, c)
S, Sol vorrei crudele ingrata

Trascrizione del testo poetico

Filli che ascondi dentro al tuo bel seno
Il più spietato cor che mai si vide,
Se infida se incostante all’amor mio
Hai cangiato desio,
Saprò co’ miei lamenti
Palesar il tuo inganno a l’aure a venti.

Se a te non mancò
Già mai la mia fé,
Ingrata perché
Tradirmi così.
Soffrir non si può
Sì ria crudeltà
Che fiera mi fa
Penar notte e dì.

Parli poi che il dolor mia lingua annoda,
Parli per me l’amor che sempre fido
Per te crudele nel mio cor serbai,
Parlino ancor que’ vezzi lusinghieri
Che mi mostravi sol per ingannarmi.
Ma tutto taccia oh Dio,
Che il rammentarlo solo
Il mio gran duolo fa più acerbo e rio.

Sol vorrei crudele ingrata,
Che sorpresa che piagata
Fossi un dì dal dio d’Amor.
E poi cruda la tua fede
Non trovasse altra mercede
Che un geloso rio timor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
collocazione Arm. I Pis. 1.5

Scheda a cura di Sebastiano D’Ippolito Tamburo
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