Scheda n. 7729

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata à voce sola / Del Sig.r Baron d’Astorga

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 7719/10)

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 59-66 [olim 207-214]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Ladd 1982: n. 38, p. 242

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, fa♯ minore, c)
Clori, che un dì vantava
2.1: Allegro(aria, la maggiore, c)
Barbara senza fede
3.1: (recitativo, la maggiore, c)
Ahi destino crudel di chi ben ama
4.1: affettuoso(aria, re minore, 12/8)
Bella se tu potrai

Trascrizione del testo poetico

Clori, che un dì vantava
Costanza in petto e fedeltà nel core,
Clori che a tutte l’ore
Per me spargea sospiri,
Onde al suo petto altro ardor non sentia,
Che quel che l’accendea la fiamma mia,
Or cangiato desio,
Volto ha in odio l’amore,
Le lusinghe in disprezzo
Mi fugge abborre, anzi con ciglio irato,
Mi chiama traditor, perfido, ingrato.

Barbara senza fede,
Infida senza core,
Mi promettesti amore,
Su dimmi amor dov’è?
Non è degna mercede
Dovuta a un core amante,
Che t’adorò costante
Dir che mancò di fé.

Ahi destino crudel di chi ben ama
Vien costretto ad amar, chi amor non cura
E con doppia sventura
Soffre pene e dolore,
Per chi non sente amore.
Tal io, benché sprezzato
Amo ancor non amato e un bel desio
Di fido amor nutrisco al petto mio.

Bella se tu potrai
Sprezzami sempre mai che al tuo bel viso
Intorno notte e giorno
Fida s’aggirerà quest’alma mia.
Alfin pietà il tuo core
Avrà del mio dolore,
E se mi sprezzi irata un dì placata
Toglier saprai dal cor la pena ria.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.24 (olim Cantate 102).10

Scheda a cura di Emiliano Giannetti
Ultima modifica: