Scheda n. 7376

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1715-1730

Titolo

Cantata / Del Sig.r Gius.e Bencinj

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bencini, Giuseppe (fl. 1723-27)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1715-1730]

Descrizione fisica

P. 1-8 (59-66)

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’intolazione a p.1; doppia paginazione sul recto della c. (59-61) e moderna (1-8)

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Dunque Irene vorrai
2.1: (aria, do maggiore, 3/8)
Ciò che provar non spero
3.1: (recitativo, c)
Ma qualunque aver possa in voi contento
4.1: Allegro(aria, re maggiore, c)
Pastorello se vede rapito

Trascrizione del testo poetico

Dunque Irene vorrai
Abbandonar al fin chi tanto t’ama
E con orrida brama
Dirlo potesti un dì or lo farai
Pietà dunque sperar solo degg’io
Amiche salve in voi e non da Irene
Mosse dal pianto mio dalle mie pene
Più di colei pietose
O men crudeli almeno
Accoglietemi voi nel vostro seno.

Ciò che provar non spero
Dal ben che mi tradì
Spero trovar un dì da questi sassi
Fatto il destin men fiero
L’istessa crudeltà
Al fin Dolce pietà per me farassi.

Ma qualunque aver possa in voi contento
Sempre sarà maggiore
Dell’afflitto mio core il rio tormento
Sempre torbido e nero, il mio pensiero
Andrà vagando a questi boschi intorno,
E la fatal cagion del pianto mio
A me presente oh Dio
Nella confusa mente sempre ogetto
Sarà d’affanno e duolo
Misero intanto e solo
Or ch’ho perduto Irene
Fra l’innocenti nostre aure serene
Pace trovar non credo
Finché la belva e il rapitor io vedo.

Pastorello se vede rapito
Dall’ovile il più candido agnello
Mesto piange gridando dov’è
E in veder quella belva vorace
Che fugace la preda sen vola
Move invano anelante il suo piè.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15158.1

Scheda a cura di Ilia Camerlingo
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