Scheda n. 6890

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1732

Titolo

Cantata a Voce Sola / del Sig.r [abraso]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bencini, Pietro Paolo (1670c-1755)

Fa parte di

Pubblicazione

copia, [1700-1732]

Descrizione fisica

C. 214r-221r

Note

A c. 214r, in alto a destra, il nome del compositore è stato abraso. L’attribuzione a Becchini è stat ricavata da alla fonte: D-B Mus.ms. 30103.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (refrain, fa♯ minore, c)
Come potesti mai lasciarmi infida
2.1: (recitativo, si minore, c)
E sprezzar la mia fede?
3.1: (refrain, fa♯ minore, c)
Come potesti mai lasciarmi infida
4.1: Alleg.(aria, si minore, c)
Solo voi care pupille
5.1: (recitativo, la minore, c)
Dimmi o crudel se puoi
6.1: (aria, la minore, c12/8)
Sorgeva il sol dall'onde
7.1: (recitativo, si minore, c)
Ogni prova maggiore
8.1: (aria, fa♯ minore, c3/8)
Tu lo sai quanto t'amai
9.1: (ritornello, fa♯ minore, c)
Come potesti mai lasciarmi infida

Trascrizione del testo poetico

Come potesti mai lasciarmi infida
E sprezzar la mia fede?
Se movevi il bel piede eri mia guida
Se giravi lo sguardo eri mio sole
Se aprivi il vago labro
Eran leggi al mio cor le tue parole
Che non fece per te quest’alma mia
Sempre nell’amor tuo
Costante e fida e tu
Come potesti mai lasciarmi infida.

Solo voi care pupille
La delitia eri del core.
Si struggeva a poco a poco
L’alma amante al vostro foco
E godeva in dolce ardore.

Dimmi o crudel se puoi
In che mancò giamai
Quest’alma innamorata
Rispondimi spietata
Dimmi quando t’offesi e quando errai
Tu sola del mio petto
Fosti il gradito ogetto
E dove tu non eri,
Volger giamai non seppi i miei pensieri
Ah che in pensarvi solo
Io mi sento morir per grave duolo.

Sorgeva il sol dall’onde
Ed a morir tornava
E il cor sempre pensava a te mio bene
Tra l’ombre e sé fra il sonno
Il ciglio si chiudeva
Il cor per te vivea sempre in pene.

Ogni prova maggiore
Che dar si possa mai d’affetto e fede
Havesti empia tiranna dal mi core
Per te d’ogn’altro amore
La rimembranza ancor posi in oblio
Che non feci per te idolo mio?

Tu lo sai quanto t’amai
Tu lo sai lo sai crudel.
Io non bramo altra mercé
Sol ricordati di me
E poi sprezzami infedel.

Come potesti mai lasciarmi infida
E sprezzar la mia fede?
Sempre nell’amor tuo
Costante e fida e tu
Come potesti mai lasciarmi infida.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.3.32 (olim Cantate 183).37

Scheda a cura di Manuela dell’Olio
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