Scheda n. 6431

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata à voce sola del S. Domenico Sarro

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Sarro, Domenico Natale (1679-1744)

Fa parte di

(n. 5293/11)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 47-51v (olim 123-127v)

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Gialdroni 1988: pp. 192-193, n. 35

Bibliografia

Gialdroni 1988: pp. 162, 173

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, si♭ maggiore, c)
Eran Ninfe e Pastori
2.1: Arioso(aria, re maggiore, 3/4)
Volea dire arde il mio core
3.1: (recitativo, sol maggiore, c)
Qual poi crebbe il piacer crebbe l’affanno
4.1: Andante(aria, sol minore, 2/4)
Amor volava

Trascrizione del testo poetico

Eran Ninfe e Pastori
Ne’ lieti usati giorni
Di finto arnese adorni
Giochi e danze tenendo
Sul divin poggio ov’è d’Alcina il gregge
Quando Erminia vi giunse altera e bella
Sì che d’ogni Pastor gl’avidi sguardi
Trasse e s’udian voci di stupor piene
La bella Erminia viene
Di nera spoglia il bel corpo era cinto
Che gl’orli avea di ricche gemme ornati
Tra cui s’apria quel bel d’amor ricetto
Gentil candido petto
De biondi crin part’era in perle avvolta
E parte in nastri e in lunga treccia sciolta
Le grazie tutte e i pargoletti Amori
Baciando or gote or labra
Et ora quelle luci
Serene e belle
Sen gian volando intorno al suo bel viso
Tal ch’io da me diviso
E tutto preso dal soave incanto
Trassi un sospiro e venne a gl’occhi il pianto.

Volea dire arde il mio core
Ma sul labro un rio timore
In sospir poi si cangiò.
A’tal pene il cor si dolse
Indi in lagrime si sciolse
E più volte palpitò.

Qual poi crebbe il piacer crebbe l’affanno
All’or che il picciol piè leggera e snella
In leggiadretti giri or presti or lenti
Movendo spesso in cui rara comparte
Grazia e bellezza a lei natura et arte
Or con Tirsi or con Silvio or con Fileno
Lieta danzar la vidi e a me dolente
Né pur volger un guardo, un guardo solo
Che gioia far potea tutto il mio duolo.

Amor volava
Dagli occhi al viso
Io sospirava
Da me diviso
Mentr’ella in danze
Girava il piè.
A’ dolci moti
Del vago aspetto
Al cor mi giunge
Gioia e diletto
Che poi sì spesso
Pianger mi fé .

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 34.6.28 [olim Cantate 252].11

Scheda a cura di Mina Chiarelli
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