Scheda n. 6290

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1750

Titolo

Cantata Di Fran.co de Messi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: De Messi Francesco

Fa parte di

Cantate (n. 6233/14)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

1 partitura(c.93r-96r) ; 206x274mm.

Filigrana

Non rilevata

Note

Rilegatura in pergamena

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, C)
S, Sento l'alma agitata
2.1: Largo(aria, re minore, C)
S, Amar languir e piangere
3.1: Spiritoso Adagio(recitativo, )
S, Forsennato mio cor
4.1: (aria, do maggiore, c/)
S, Non nè pianto nè dolore

Trascrizione del testo poetico

Sento l’alma agitata
Da possente dolor he la flagella
Allor he penso all’empietà di Fille
Ond’è che le pupille
Non stillando col pianto amara pena
Ma sì vasta è la vena
Del mal che verte entro al mio cor l’ingrata
Ch’appena del martirio esce una parte
Che altre tanto n’aggiunge il fato rio
E si prenda piacer del pianto mio

Amar languir e piangere
Senza sperar conforto
Al core semimorto
Oh Dio che pena e pur la mia tiranna
A tanto mi condanna
Né si crudel rigor l’anima svena.

Forsennato mio cor e soffri ancora?
Oh no non fia mai vero
Ch’ami mostro sì fiero
Si rompa il stral d’amore e la catena
Che legommi l’arbitrio ormai si franga
Non si tormenti più, più non si pianga.

Non v’è pianto ne dolore
Or che il core gode e ride
Gode e ride in libertà
Volgo i sguardi da quel viso
Che pensai un paradiso
Ed é un mostro d’empietà

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 7.14

Scheda a cura di Fortunata Prinzivalli
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